‘Riparto con un carico di sensazioni forti’

Don Leo saluta la diocesi che lo ha accolto con calore e ritorna alla sua missione in Bolivia

Don Leonardo Giannelli, missionario in Bolivia da circa sei anni, è tornato per alcuni giorni in diocesi; sono state giornate di incontri, testimonianze, riflessioni. Questa la lettera con la quale ha salutato confratelli ed amici, riepilogando il lavoro che lo aspetta. Lo accompagnano la stima e le preghiere di tutti. ‘Carissimi confratelli e amici. Ripartirò per Santiago de Huata carico di sensazioni forti, che mi fanno percepire in modo vivo il mio appartenere a questa diocesi ed il desiderio di esserne a servizio anche da lontano attraverso un legame fatto di aiuti reciproci e contatti continui. Santiago de Huata può essere per Gubbio una sorella bisognosa che risveglia nelle coscienze valori di apertura, condivisione, generosità, fondamentali per rendere visibile la vera carità. Da Huata potrà sempre arrivare a Gubbio un sapore di freschezza e semplicità, ossigeno per la nostra vita occidentale così frenetica ed inquadrata. Nel salutarvi mi viene spontaneo un ringraziamento per come sono stato accolto da tutti voi in questo rientro, ringraziarvi per il continuo sostegno morale ed economico che la diocesi, attraverso le sue varie realtà (parrocchie, pastorale giovanile, caritas ecc.) e i tanti amici mai mi hanno fatto mancare. Spero che questo cammino di comunione possa continuare e il reciproco aiuto possa portare frutti belli e gioiosi per le due realtà.Arrivando a Huata, il primo impegno sarà preparare le prime comunioni con un gruppo di oltre duecento bambini (15 giorni intensissimi dove i bambini restano nella parrocchia dalla mattina alla sera) e da lì iniziare un nuovo gruppo di oratorio. Dal punto di vista dei lavori iniziare i tre grossi progetti che ci siamo accollati con la visita fatta nel maggio scorso dal nostro vescovo Mario: la costruzione di nuove aule nella scuola elementare di un grosso villaggio; installare internet nell’università pedagogica e nella stessa Santiago de Huata; la costruzione di un centro pastorale (salone, bagni e una cucina) vicino alla cappella che serve un settore molto grosso della parrocchia (6.000 dei circa 20.000 abitanti che la compongono). Che dirvi di più? Vi anticipo i miei auguri per un Natale sereno e un cordiale saluto a tutti’.