Sagra musicale umbra, una ricetta esplosiva

“Altissima luce” il tema del festival, con concerti itineranti nei luoghi d’arte della regione. Intervista al direttore artistico Alberto Batisti

Orchestra-sinfonica-ragazzi-di-Bahia-cmyk“E’ un festival internazionale di originalità assoluta, che unisce la bellezza della musica alla bellezza dei luoghi e dei monumenti nei quali si svolgono i concerti”. Per Alberto Batisti, direttore della Sagra musicale umbra, in questo binomio risiede il successo dell’evento: “Una ricetta esplosiva per chi volesse riqualificare turisticamente il territorio”. Sabato 10 settembre al teatro Morlacchi di Perugia si tiene il concerto inaugurale. “Il nostro – prosegue Batisti – è un lavoro di squadra formidabile, che deve far riflettere sull’impegno di chi ha la regìa delle scelte culturali, su quali prospettive potrebbe avere un festival itinerante come è quello della Sagra, che coinvolge un intero territorio regionale e che ha la caratteristica di attirare grandi artisti in luoghi d’arte meravigliosi e loro stessi contenitori d’arte”. Batisti non si è voluto soffermare sulla riduzione dei finanziamenti, ha invece voluto sottolineare le positività di questa grande iniziativa musicale che “nella scorsa edizione ha avuto un riscontro di un +50% di spettatori rispetto alle aspettative grazie a un programma di alto livello, che in occasione della edizione di quest’anno, la numero 71, sarà ancora più interessante, con grandissimi artisti”. “Altissima luce” è il tema su cui ruota tutto il programma che si ispira alle “laude” francescane, i cui elementi si ritroveranno in alcuni dei concerti in cartellone. “Le laude – sottolinea ancora Batisti – rappresentano il simbolo, l’emblema dell’identità spirituale umbra, la madre di tutta la poesia italiana. È una poesia ingenua che si rivolge all’anima, a Dio, la sorgente dell’ispirazione poetica musicale e antica”. Il programma si apre sabato 10 settembre, ore 21, con un concerto molto originale al teatro Morlacchi di Perugia: “Una specie di grande festa – spiega Batisti – che sarà affidata a 100 ragazzi dai 13 ai 29 anni, appartenenti all’Orchestra giovanile di Bahia (Brasile), diretta da Ricardo Castro, fondatore del gruppo. L’orchestra rappresenta il risultato di un progetto di recupero sociale di ragazzi svantaggiati, tolti dalla strada attraverso la musica classica. A suonare insieme a loro la grande pianista Martha Argerich che propone uno dei suoi pezzi forti, il Concerto in Sol di Ravel. Ispirato alla spiritualità francescana sarà il concerto dell’11 settembre a Montefalco sul Liszt francescano: al pianoforte Sandro Ivo Bartoli, che eseguirà tra gli altri il Preludio per il Cantico del Sol e il Cantico di san Francesco”. Novità di quest’anno – prosegue – è la collaborazione con Umbria Jazz, tra l’altro già sperimentata nel corso della kermesse jazzistica nel luglio scorso a San Pietro a Perugia: “È venuta una cosa superiore – esclama – con l’elaborazione delle melodie del Laudario di Cortona”. Da quel germe nasce il concerto di martedì 13 settembre nella chiesa di San Bevignate a Perugia, il cui programma prevede “Altissima luce. Il Laudario di Cortona secondo Paolo Fresu”, brani liberamente ispirati a quel testo. Da non perdere il grandioso concerto mozartiano del 15 settembre nella basilica superiore di San Francesco ad Assisi con l’esecuzione del celebre Requiem – K 626 e il Misericordias Domini – K 222, “da cui Beethoven – dice Batisti – trasse l’ispirazione per il tema della gioia nella Nona Sinfonia”, e il Kyrie in Re minore – K 341. Infine il concerto finale al teatro Morlacchi il 18 settembre con la Missa glacolitica di Janacek, “una messa che si basa su antichi testi slavi – spiega il direttore -, vertice della spiritualità musicale slava, intonata negli antichi testi vernacoli, dal cui alfabeto pre-cirillico pende il nome. Una composizione sconvolgente, la cui prima rappresentazione fu eseguita proprio alla Sagra negli anni ’50”.

AUTORE: Manuela Acito