Sanitopoli umbra, si va al processo

Regione. A giudizio anche l’ex governatrice Lorenzetti

lorenzetti-rosiUn filone dell’inchiesta nota come “Sanitopoli” porterà, a dicembre, dieci persone in tribunale, tra cui l’ex presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, l’ex assessore Maurizio Rosi e l’ex direttore generale dell’Asl 3, Gigliola Rosignoli. Lo ha deciso il Gup di Perugia, Carla Maria Giangamboni. A processo anche l’ex capo di Gabinetto della giunta Lorenzetti, Sandra Santoni, e altri dirigenti e segretari regionali. Al centro di questo filone dell’indagine c’erano delibere della Giunta che, per l’accusa, sarebbero state piegate per volontà personali per stanziare alcuni posti di lavoro alla Asl 3. Per la procura, gli imputati avrebbero preso accordi per “alterare l’atto di richiesta di autorizzazione all’assunzione, portando gli stessi da 3 a 4 mediante una correzione a penna” per creare un posto di lavoro per l’allora capo di Gabinetto di Lorenzetti, Sandra Santoni. Per la procura di Perugia, Maria Rita Lorenzetti e Maurizio Rosi sarebbero responsabili – insieme ad altri – di aver “attestato falsamente l’esistenza di presupposti giuridici per l’approvazione della delibera n. 46 del 19.01.2009 da parte della Giunta regionale dell’Umbria avente come oggetto l’autorizzazione alle Aziende sanitarie e ospedaliere ad assumere personale”. Gli stessi sarebbero anche responsabili di aver “alterato l’atto di richiesta di autorizzazione all’assunzione di personale predisposto dalla Asl 3 modificando il numero dei dirigenti del ruolo amministrativo, portando la richiesta da tre a quattro mediante una correzione a penna, su indicazione dell’assessore Maurizio Rosi, a sua volta sollecitato da Gigliola Rosignoli e da Santoni Sandra; quest’ultima risultava la diretta beneficiaria della correzione, atteso che alla Asl l’aumento di posti da dirigente era finalizzato a consentire la sua assunzione con tale qualifica”. L’avvocato Luciano Ghirga, che difende Maria Rita Lorenzetti, ha affermato che “la mia assistita è totalmente innocente e continueremo a dare battaglia per dimostrarlo”. Il legale parla di “totale legittimità di tutte le delibere, in tema non solo di sanità. Durante lo svolgimento dell’udienza preliminare si erano create delle prospettive favorevoli agli imputati. Ma il giudice ha ritenuto indispensabile la verifica dibattimentale dei fatti contestati. La dott.ssa Lorenzetti respinge radicalmente l’accusa di abuso d’ufficio. Certi della legittimità dei suoi comportamenti, ci batteremo per dimostrarlo durante il processo”. Va ricordato che il ‘ciclone Sanitopoli’ scoppiò nel’ottobre del 2010 con una vasta eco per i politici implicati. Dal fronte politico si registra il commento del capogruppo Pdl in consiglio regionale, Raffaele Nevi: “È una prima risposta a chi diceva che il gruppo del Pdl cavalcava strumentalmente un’inchiesta che non sarebbe nemmeno arrivata a questo livello. Aspetteremo il terzo grado di giudizio prima di dire che hanno commesso reati, ma è comunque tempo di cambiare radicalmente e porre fine a questo vero e proprio ‘regime’ che sta facendo sprofondare la nostra amata Umbria verso il Sud d’Italia”.

AUTORE: Emilio Querini