Sarà mons. Soddu (Caritas italiana) ad accendere l’Albero di Natale più grande del mondo

GUBBIO. A premere il pulsante è stato chiamato mons. Francesco Soddu
L’Albero di Natale più grande del mondo illumina il monte Ingino e la città di Gubbio
L’Albero di Natale più grande del mondo illumina il monte Ingino e la città di Gubbio (foto Roberto Donna)

Ha ripreso forma l’Albero di Natale più grande del mondo, ormai l’emblema del Natale in Umbria e non solo, con i volontari che dal mese di settembre hanno ricominciato a stendere cavi, riannodare fili elettrici, posizionare sorgenti luminose arrampicandosi sulle piante, saltando da uno scoglio all’altro secondo tracciati che, mandati a memoria, non hanno bisogno di particolari grafici o specifiche piantine.

Il Consiglio direttivo del “Comitato Albero di Natale”, d’intesa con le istituzioni eugubine, ha deciso nel frattempo di invitare ad essere protagonista dell’accensione mons. Francesco Antonio Soddu, direttore della Caritas italiana dal gennaio dello scorso anno, incarico cui è stato chiamato dal Consiglio permanente Cei in sostituzione di mons. Vittorio Nozza.

La cerimonia, ricca di profondi significati, avrà luogo, come da tradizione, la sera del 7 dicembre, vigilia dell’Immacolata Concezione, compatrona di Gubbio.

Mons. Francesco Antonio Soddu ha 53 anni ed è anche parroco della cattedrale di Sassari. Dopo Papa Benedetto XVI (2011) e il presidente Giorgio Napolitano (2012), per premere il pulsante per dare “vita” al maestoso Albero disegnato con mesi di lavoro, all’insegna naturalmente del più puro volontariato, sul versante del monte Ingino che guarda la città, quest’anno verrà privilegiata la sfera della solidarietà e della condivisione, così vicina ai principi che ispirano la grandiosa luminaria eugubina.

La scelta di mons. Soddu è stata decisa dopo lunga riflessione allo scopo di consentire un adeguato e doveroso riconoscimento a quel mondo nel quale gli ultimi e gli emarginati sono accettati e ascoltati, mondo che trova nella Caritas una delle massime espressioni (se non “la” massima espressione), autentica frontiera dove l’umanità più in difficoltà ricerca e riceve risposte e attenzioni. Soprattutto in questi periodi dove la crisi economica allarga sempre più il fronte delle povertà.

Tanto per fare alcuni esempi, la Caritas diocesana eugubina, grazie a un progetto di solidarietà sostenuto pure da Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, Comune e Cesvol, ha erogato ben 78.983,57 euro di contributi per sostenere famiglie in difficoltà nel pagamento di utenze e affitti. Inoltre nel primo semestre, grazie all’aiuto dei volontari, ha raccolto e ridistribuito a circa trenta famiglie kg 2.645,49 di prodotti alimentari recuperati dall’invenduto quotidiano della Coop.

AUTORE: Giampiero Bedini