Statuto: bozza disponibile con un colpo di mano di Donati

Rinviata a settembre la presentazione in Consiglio regionale

Si apre la discussione sul nuovo statuto della Regione dell’Umbria, ma non per volontà della Commissione speciale presieduta da Fiammetta Modena (FI) che ci sta lavorando da due anni, nè per la decisione unanime del Consiglio, che pure c’è stata lunedì e ha deciso di prorogare il termine della consegna della proposta della Commissione dal 30 giugno a settembre. La tabella di marcia prevedeva per la Commissione un lavoro estivo su un testo riservato, e, a settembre la presentazione in aula e l’iter partecipativo in vista di un primo voto dell’aula entro fine anno e l’ approvazione definitiva entro la primavera 2004 per evitare che sull’argomento si decida a ridosso della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali. I tempi restano quelli, ma la diffusione della bozza dell’articolato, decisa da Maurizio Donati, consigliere regionale del Gruppo misto comunista e membro della commissione Statuto, muove inaspettatamente le acque politiche regionali. ‘Lo Statuto regionale non è stato secretato in Commissione, per questo ho deciso di consegnarlo personalmente alla stampa e alle forze sociali’, ha spiegato Donati criticando la scelta, ‘singolare, della presidente Fiammetta Modena di impedire agli stessi consiglieri una approfondita conoscenza del documento prodotto in oltre due anni di positivo ed efficace lavoro’ con il rischio di far passare l’dea che ‘lo Statuto sia affare tutto interno al palazzo e che la società regionale deve solo attendere che le varie forze politiche rappresentate in Consiglio si mettano d’accordo su quello che sarà il testo definitivo’. La Presidente della commissione, Fiammetta Modena anche a nome del vice presidente Lamberto Bottini (DS), ha ricordato che la scelta è stata fatta in Consiglio ‘con voto unanime’ per non divulgare un testo incompleto che non è frutto di alcuna votazione formale da parte degli organi politici e che non è stato corretto neppure da un punto di vista tecnico e che per questi motivi non è ‘reale espressione della volontà delle forze politiche’.

AUTORE: Maria Rita Valli