Studenti europei a Perugia

Università. Si è tenuto il “giorno di benvenuto” agli studenti Erasmus

Lo scorso 7 novembre si è svolto nell’aula magna del Rettorato dell’Università degli studi di Perugia il “Welcome Day”, giornata di benvenuto degli studenti Erasmus incoming (cioè giunti da altri Paesi europei a Perugia, per svolgere un periodo di studio). Ad accoglierli il rettore Francesco Bistoni, il delegato del rettore per le relazioni internazionali Elda Gaino, l’amministratore unico dell’Agenzia per il diritto allo studio universitario (Adisu) Maurizio Oliviero e Giovanni Tarantini, assessore del Comune di Perugia ai Beni culturali, grandi opere, rapporti con l’università e le istituzioni culturali, che hanno avuto modo di sottolineare l’importanza della mobilità Erasmus nel contesto degli scambi internazionali. Nel pomeriggio, a conclusione della giornata, i ragazzi sono stati accompagnati a visitare i siti più caratteristici di Perugia, per far conoscere loro la storia della città. Ma perché uno studente dovrebbe scegliere il capoluogo umbro come proprio luogo di studio? “L’Università perugina – spiega Elda Gaino -, avendo festeggiato da poco i 700 anni dalla sua fondazione, ha un’importanza storica come risorsa per la conoscenza e, attualmente, ha raggiunto una certa rilevanza anche nei processi dell’internazionalizzazione del sistema universitario, collocandosi al secondo posto nella graduatoria nazionale. Non dobbiamo dimenticare il valido contributo dello lo staff che opera negli uffici delle Relazioni internazionali, il cui compito è anche quello di dare supporto agli studenti in mobilità. “I ragazzi che arrivano qui – aggiunge – non sono mai lasciati soli”. Nel welcome pack consegnato loro nella giornata di benvenuto (uno zainetto con all’interno vari gadget) gli studenti hanno trovato una mappa stradale di Perugia e indicazioni per vivere al meglio la città e altre notizie sul servizio chiamato “Cercalloggio”, realizzato dall’Adisu. Il numero degli studenti che arriva dall’estero è in crescita o in calo? La prof.ssa Gaino fa presente che “il caso Meredith ha sicuramente inciso negativamente. Dati alla mano, nell’anno accademico 2006-2007 gli studenti erano 485, nel successivo sono scesi a 440 e l’anno dopo ancora a 394. Ora – afferma – questo problema è superato, e gli studenti stranieri stanno tornando nuovamente a Perugia. Infatti, sono gli stessi giovani a dichiarare che un simile evento poteva accadere in qualsiasi altra città”. COS’È ErasmusIl programma Erasmus, nato nel 1987 per iniziativa della Comunità europea, consente di svolgere una parte del proprio curriculum accademico (in un arco di tempo compreso tra i 3 e i 12 mesi) presso l’Università di un altro Paese dell’Unione europea che aderisce al progetto. Gli studenti possono seguire – nella lingua del Paese ospitante – corsi di studio e sostenere esami che vengono poi riconosciuti dall’ateneo di appartenenza. Il progetto Erasmus prevede al suo interno anche il programma “Erasmus Placement” che permette di svolgere, sempre all’estero, un periodo di tirocinio-stage in aziende o laboratori di ricerca. Di dove vengono e cosa studianoSecondo i dati – ancora preliminari – forniti dall’Ufficio mobilità Erasmus relazioni internazionali di Perugia, nell’anno accademico 2011-2012 i ragazzi stranieri che hanno scelto Perugia come città nella quale svolgere il loro periodo di studio sono 429. La maggior parte di essi – 243 – si fermerà per tutta la durata dell’anno accademico, mentre 152 ripartiranno dopo la conclusione del primo semestre, quando ne arriveranno 34 per svolgervi il secondo. A muoversi di più sono le ragazze, che rappresentano circa il 75% del totale. Ad entrare nell’ateneo perugino sono soprattutto studenti spagnoli (58%), seguiti da polacchi (9%), tedeschi, romeni e turchi (5%), abitanti del Regno Unito (3%), francesi (3%), maltesi e greci (2%), lituani e portoghesi (1%) e altri (6%). Il 16% dei ragazzi studia Medicina e chirurgia o Economia, il 13% Lettere e filosofia, l’11% Giurisprudenza, il 10% Farmacia, il 9% Scienze politiche o Scienze della formazione, il 6% Scienze matematiche, fisiche e naturali, il 9% Ingegneria, il 3% Agraria o Medicina veterinaria.

AUTORE: Antonella Bartolini