Sul lavoro, parità uomo-donna ancora lontana. Ma c’è la “consigliera di parità”

LAVORO. Incontro a Perugia sulle discriminazioni cui sono soggette le donne

lavoro-cucina-pari-opportunita“Quando le donne stanno bene, tutto il mondo sta meglio”, diceva Amartya Sen, premio Nobel per l’economia nel 1998. Una valutazione di principio che però, nel 2013, è ancora lontana dalla realizzazione pratica. In primis nel mondo del lavoro. Se ne è parlato sabato scorso, in sala della Vaccara a palazzo dei Priori, a Perugia, nel corso di un incontro volto a riflettere su “Paternità e maternità. Diritti e risorse – La tutela del lavoro” con l’assessore comunale alle Pari opportunità, Lorena Pesaresi; la dott.ssa Erminia Battista, referente Promozione salute del dipartimento Prevenzione Usl Umbria 1; Elena Tiracorrendo, consigliera regionale di Parità, e la dottoressa Francesca Fiandra, responsabile area professionale Ostetrica dell’Asl 2. Un tavolo tutto al femminile, concorde nel constatare che essere madre è ancora considerato un “handicap” nel mondo del lavoro. “La normativa italiana – ha spiegato l’assessore Pesaresi – sulle pari opportunità e il sostegno alle madri è tra le più avanzate d’Europa. Ma questa parità formale non corrisponde a una parità sostanziale. Ancora oggi, la maternità è la prima causa di discriminazione nel mondo del lavoro. Una donna su cinque lascia il lavoro dopo la nascita del primo figlio. Questo, a fronte del fatto che le donne risultano più formate, più professionalizzate e più laureate dei colleghi maschi”. Fogli di dimissioni firmati in bianco, licenziamenti, discriminazioni di retribuzione e progressione di carriera sono all’ordine del giorno nell’universo occupazionale delle donne. “Come operatore della sanità – ha raccontato la dott.ssa Fiandra – impegnata nei corsi di accompagnamento alla nascita, mi trovo tutti i giorni di fronte a racconti di donne costrette a scegliere tra la sacrosanta aspirazione di diventare madri e quella, altrettanto legittima, di non rinunciare alla propria professione. Dalle loro storie abbiamo conferma di come sia diffusa, ad esempio, la pratica delle dimissioni in bianco o di colloqui lavorativi volti non tanto a saggiare la reale esperienza della donna, ma a capire le sue prospettive familiari, se è sposata o vuole sposarsi, avere figli, ecc. A essere colpite sono soprattutto le donne meno abbienti, in particolare le immigrate, con cui sempre più ci troviamo a contatto e che vengono pesantemente discriminate nel mondo del lavoro”. Ma cosa possono fare le donne per difendersi? Da qualche anno a questa parte esiste la figura istituzionale della consigliera di parità, nominata dal ministero del Lavoro e delle Pari opportunità, su designazione del Consiglio regionale a seguito di un bando. La consigliera agisce come una sorta di sentinella nei confronti di tutte le possibili discriminazioni a cui vanno incontro le donne (ma anche disabili, stranieri, immigrati, ecc.) in ambito lavorativo. L’importanza di questa figura sta nel fatto che, qualora il caso lo contempli, su delega del lavoratore, può intervenire come pubblico ufficiale e segnalare la discriminazione all’autorità giudiziaria, con tutte le conseguenze del caso. A ricoprire questo ruolo per la Regione Umbria è Elena Tiracorrendo. “Il primo muro da abbattere – ha sottolineato – è quello della non-conoscenza della mia figura da parte della gran parte delle donne. Su questo sto lavorando assiduamente, affinché le lavoratrici siano consapevoli dei propri diritti e degli aiuti che possono avere. Le discriminazioni nei confronti delle madri lavoratrici sono all’ordine del giorno. C’è ancora tanto da fare”.

Le consigliere di parità

Per la Regione, le consigliere di parità sono Elena Tiracorrendo (effettiva) e Cristhia Falchetti Ballerani (supplente). Ricevono su appuntamento presso la sede in via Mario Angeloni 61, Perugia, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 14, e dal lunedì al giovedì, dalle 15 alle 18. Per informazioni: consparita@regione.umbria.it e tel. 075 5045850 o 5045738.

Per la Provincia di Perugia le consigliere sono Gemma Paola Bracco (effettiva) e Nicoletta Boldrini (supplente). Per informazioni: tel. 075 3681938 e 075 3681518 oppure gemmapaola.bracco@provincia.perugia.it e nicoletta.boldrini@libero.it.

Per la Provincia di Terni, le consigliere sono Raffaella Chiaranti (effettiva) e Barbara Bittarelli (supplente). Per informazioni e appuntamenti: tel. 0744 483544 o consiglieraparita@provincia.terni.it.

AUTORE: Laura Lana