Tempi nuovi per la catechesi: il linguaggio dell’animazione

Concluso a Roccaporena il convegno dei catechisti diocesani

Con la consegna del Mandato nel corso della Concelebrazione eucaristica, l’arcivescovo mons. Riccardo Fontana ha concluso il Convegno dei catechisti diocesani in Roccaporena di Cascia. Chi pensava che la distanza avrebbe inciso negativamente sull’affluenza da zone anche remote della diocesi, come ad esempio Bevagna, si è dovuto ricredere, poiché le presenze non ne hanno affatto sofferto. Merito questo anche del richiamo dei due relatori, prof. Carmine Brienza, dell’Università Lateranense e prof. Giuseppe Morante, dell’Università Salesiana di Roma. Il primo ha parlato della esigenza prioritaria dell’inculturazione della fede, il secondo della “Catechesi in stile animazione”, a livello di principi la prima, a livello di medotologia la seconda, in ogni caso, con estrema concretezza, come ha dimostrato anche il dibattito che è seguito al termine della mattinata.Non è questo il luogo di scendere nei dettagli, per i quali rimandiamo alla sintesi che apparirà su Chiesa in cammino di novembre: l’essenziale è che tutti i partecipanti, oltre 200, hanno avvertito l’urgenza dell’ora, ben convinti dell’assunto dei relatori, che cioè non si può continuare come un tempo. A tempi nuovi e linguaggi nuovi, risposte nuove, anzitutto a livello appunto di linguaggio (ecco la catechesi in stile animazione), ma poi anche di contenuti, poiché non si può continuare con la pura precettistica, legata per di più alle scadenze sacramentali, rapide parentesi senza continuità nella vita delle parrocchie occorre invece andare alle radici dell’iniziazione cristiana, fin dall’infanzia e la fanciullezza, proseguendo poi il cammino sempre più denso e consapevole lungo le fasi dell’adolescenza, della giovinezza e dell’età adulta. Partecipavano al Convegno anche gli animatori e relatori in diocesi per i corsi fidanzati. In un clima così rinnovato, di certezze e di propositi, non è quindi caduta inaspettata o eccessiva la richiesta di mons. Arcivescovo che ogni catechista si iscriva, per il relativo corso, alla Scuola diocesana di Formazione teologica, che prevede un biennio fondamentale (catechisti e animatori pastorali) e un biennio speciale (candidati ai ministeri). Per il biennio fondamentale le lezioni potranno essere seguite anzitutto a Bovara, tutti i lunedì dalle 18 alle 21, con i debiti intervalli, seguendo il metodo dell’esposizione-esplicazione e della ricerca di gruppo. Ma saranno attivate anche altre due sedi: Arrone (lunedì dalle 17 alle 20), e Norcia (venerdì dalle 18 alle 21). Inizio delle lezioni 30 ottobre. Per il biennio speciale, il diario delle lezioni è più ampio, a partire ugualmente dal 30 ottobre, ma unicamente nella sede di Bovara. Avremo così: “Fasi del comportamento” (prof. Franca Busi), “Accogliere l’Alleanza” e “Divenire responsabili” (prof. Paolo Maria Barducci), “Rispondere alla Chiamata” e “Ministeri nella Chiesa di Dio: i diaconi” (prof. Giulio Martelli e altri). Le lezioni si terranno al giovedì e al venerdì ugualmente dalle 18 alle 21, sempre con lo stesso metodo. Un pensiero particolare è andato a don Andrea Bonifazi, il sacerdote cui si deve la prima strutturazione della scuola, da lui retta fino alla dolorosa scomparsa. “Era, in qualche modo, il sacerdote che tutti avremmo voluto essere. Non piangiamo per averlo perduto, ringraziamo Dio per averlo avuto (S. Girolamo). La Scuola diocesana è a lui intitolata. Appuntamento poi per tutti per l’inaugurazione dell’anno accademico: Concelebrazione eucaristica in S. Eufemia (vescovado) venerdì 27 ottobre, ore 18.00.