Umbri all’estero: il nostro ‘biglietto da visita’

L'Arulef getta ponti tra l'Umbria e gli emigrati all'estero, organizzando per loro - tra l'altro - corsi di gastronomia o di medicina

L’Associazione regionale umbra dei lavoratori emigrati e loro famiglie (Arulef) lavora per gli umbri all’estero. ‘Siamo nati con le Regioni, come ente strumentale della Regione Umbria’, afferma il presidente Franco Subicini. ‘Garantiamo l’unità degli emigrati e, al di là di ogni credo politico o religioso, la difesa dei loro diritti e dei loro interessi economici, professionali, morali, civili e politici nei Paesi di emigrazione. Ma è altrettanto importante mantenere il contatto con la terra d’origine, visto che sono loro, i nostri emigrati, il primo biglietto da visita dell’Umbria all’estero’. In tal senso, funzionano particolarmente bene i corsi di enogastronomia umbra. Il coordinatore dell’Arulef è Carlo Grullini, 63 anni, ex emigrante: ‘Proponemmo il primo corso otto anni fa. Adesso questi corsi sono un vero collante fra i giovani umbri sparsi in Europa, che poi diffondono la nostra cultura, anche culinaria’. Ormai, nel mondo, sta crescendo la quarta generazione di umbri all’estero. ‘Per le nuove generazioni, la sezione Arulef di Basilea, nelle scuole primarie bilingue della città svizzera, organizza oggi vari concorsi’, spiega Grullini. L’Arulef (che partecipa al Consiglio regionale dell’emigrazione, Cre) si finanzia con quote associative, contributi dello Stato, della Regione, di enti locali, privati, di singole persone e con i proventi della iniziative intraprese. Ancora Subicini: ‘Non forniamo soldi alle nostre 14 sezioni sparse nel mondo, bensì libri, mostre fotografiche, corsi di cucina e tutti quei materiali utili a far conoscere l’Umbria e gli umbri nel mondo. Promuoviamo inoltre importanti corsi di educazione sanitaria con medici dietologi, cardiologi, ginecologi, poiché l’emigrato non è sensibile all’informazione sanitaria fornita nel Paese straniero, quasi avesse una sorta di diffidenza verso i dottori di altri Paesi’. Ecco alcuni dei prossimi appuntamenti organizzati dall’Arulef, tutti accompagnati dalla degustazione di prodotti tipici umbri. Questo mese, a Nizza (Francia) si terrà uno spettacolo teatrale in dialetto, poi a Genk (Belgio) è in programma la presentazione del libro Una valigia piena di sogni. ‘200 dei nostri soci – precisa Grullini – fanno parte dei 700 giurati del Premio letterario Fenice Europa’. In novembre, a La Louviere (Belgio) si terrà la festa annuale dell’Arulef e a Sciaffusa, in Svizzera, un nuovo corso di enogastronomia umbra per i giovani umbri d’Europa, tenuto da cuochi dell’Università dei sapori di Perugia.

AUTORE: Paolo Giovannelli