Un ateneo secolare che guarda avanti

Pubblicato il volume che raccoglie le celebrazioni per i 700 anni dell’Università di Perugia

È stato presentato lunedì 13, nella sala delle Colonne di palazzo Graziani, sede della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia il volume che raccoglie le varie celebrazioni e iniziative realizzate nel settimo centenario (1308-2008) dell’Università di Perugia: 700 anni di tradizione e innovazione, edito da Archi’s Comunicazione. La presentazione è stata un’occasione per ringraziare gli sponsor delle varie inziative, soprattutto la Fondazione il cui presidente, Carlo Colaiacovo, ha illustrato i motivi del sostegno dato dalla Fondazione all’Università, per il ruolo imporante che questa svolge nello sviluppo del nostro territorio. “Il nostro ateneo – ha detto – si conferma come una realtà dinamica e vitale”. Un’analoga esaltazione è stata fatta, in un brillante intervento, dal rettore dell’Università La Sapienza di Roma Luigi Frati, che a Perugia è venuto appena laureato; qui si è formato ed è rimasto come docente e come commissario per il Diritto allo studio. “Perugia è la mia università” ha detto, mettendo in evidenza oltre ai meriti scientifici e di ricerca dell’ateneo, lo spirito di amicizia e di collaborazione che è rimasto ancora vivo. Il rettore Francesco Bistoni, oltre a ringraziare e a indicare problemi e prospettive per il futuro, ha evidenziato che “il volume è la sintesi di ciò che abbiamo fatto grazie all’impegno del prof. Pieretti: una cavalcata nel passato, una riscoperta delle nostre origini, della nostra storia, della nostra tradizione e del nostro passato. Nel contempo rappresenta un invito a guardare con fiducia al futuro ed essere sempre pronti e attenti a ciò che la società si attende da noi”. Pieretti a sua volta ha indicato le motivazioni che hanno spnto a raccogliere in un volume le manifestazioni principali e i documenti delle celebrazioni: “Ci sembrava infatti opportuno – ha detto – lasciare queste memorie: è bene che le persone le conoscano e che se le ricordino. Una storia lunga e ricca di pagine importanti, che ci permettono di guardare con ottimismo anche a questa fase critica: le difficoltà del momento riusciremo a superarle, e raggiungeremo traguardi adeguati, senza timori o esitazioni”. Luca Broncolo, editore, presidente dell’Archi’s Comunicazione, ha espresso la soddisfazione di aver potuto editare un libro che rimarrà nella storia insieme agli eventi che racconta. “Questo volume – ha detto – è un atto d’amore e un tributo all’Università di Perugia e all’Umbria”. La riunione, affollata di docenti e personalità della cultura, pur nella sua serietà e ufficialità ha assunto un carattere di festa in un clima fiducioso, per nulla rassegnato alla situazione di crisi. Frati ha messo in evidenza tra l’altro la credibilità di cui gode l’Università di Perugia, che riesce ad attrarre 30 mila studenti in un territorio di 800 mila abitanti, ed anche il grande risultato del polo unico ospedaliero. Pieretti a sua volta ha sottolinato che nel centro storico della città si è portata a termine la Biblioteca della materie umanistiche, che ogni giorno è frequentata da 300-350 studenti. Un fatto di rilevanza culturale e sociale di indiscusso valore.