Un bellissimo Albero dai frutti abbondanti

Volontariato 'in vetrina' in centro città. L'importanza di questa esperienza in campo cattolico

Anche quest’anno, in una domenica oscurata dalla pioggia ma illuminata dalle luci dei negozi del centro storico, è tornato l’Albero del volontariato. Promosso dal Cesvol e allestito presso le logge di palazzo Bufalini, nel cuore di Città di Castello, questo evento si configurava come un’ampia vetrina che mostrava le più varie e disparate esperienze di volontariato, alcune delle quali ‘ non certo le meno significative ‘ appartengono al poliedrico mondo cattolico. Spesso in queste stesse pagine abbiamo descritto e commentato ogni nuova esperienza che più o meno esplicitamente si riconnettesse ai principi del volontariato, a un’idea di azione disinteressata, a volte gratuita, che però non abbandona e non tralascia mai i suoi valori fondamentali. Nell’appropriata cornice natalizia, chi si è recato presso le logge ha passato idealmente in rassegna queste forme di volontariato, ognuna delle quali era portatrice di un messaggio, di un progetto, o addirittura di una speranza. Le associazioni di volontariato erano una quarantina. Non potendo menzionarle tutte, ci limiteremo a citarne alcune. Anzitutto Il Sicomoro, la cooperativa sociale diocesana nata qualche hanno fa, che promuove e coordina oratori, doposcuola e altre attività per l’educazione e la ricreazione dei bambini. Dopo la buona riuscita di quest’anno, la cooperativa (assieme all’Ufficio diocesano problemi del lavoro) ha annunciato il secondo ciclo di ‘Agorà. Da cristiani nella società’, incontri sulla dottrina sociale della Chiesa, che si svolgeranno tra gennaio e marzo, e che affronteranno il tema del capitalismo e dell’impresa, riflettendo in particolar modo sull’esperienza più che decennale dell’economia di comunione. Poco oltre, il centro di aggregazione femminile Il Melograno testimoniava la volontà della diocesi di prendersi cura delle donne immigrate, spesso provenienti da regioni devastate da guerre, carestie ed epidemie, in relazione anche al loro esser madri e mogli. Veniva di nuovo spiegato il progetto lavorativo attuato in collaborazione con la Caritas, ovvero il catering multietnico, inteso come momento di condivisione e incontro fra culture. Presente anche il Movimento per la vita, un’esperienza di volontariato che recentemente ha conosciuto un forte impulso. Un movimento per la salvaguardia della vita umana fin dal concepimento e per la tutela delle donne, che non devono essere lasciate sole in un momento particolare e delicato della loro esistenza. Il Mpv spiega e illustra il ruolo chiave dei consultori, affinché la maternità sia considerata nuovamente come un evento sociale anziché privato e nascosto.

AUTORE: Saverio Freddi