Un dramma che tocca il cuore

Orvieto. Per la prima volta, la sacra rappresentazione 'Il miracolo del Corporale'

Come si può raccontare l’inesprimibile? Difficile trovare risposta a tale domanda, sempre che sia possibile, ma ad Orvieto nella serata del 13 agosto qualcuno ci ha provato. Una notte d’estate, un palcoscenico artistico insuperabile, la più bella storia che sia stata mai narrata. Tutto ciò ha prodotto un evento con larga partecipazione di pubblico. Sul sagrato del duomo di Orvieto, avendo come sfondo una delle più belle cattedrali del mondo, la compagnia Cantiere Centrale di Milano ha messo in scena, con la regia di Andrea Chiodi, la sacra rappresentazione Il miracolo del Corporale’, di anonimo orvietano del XIV secolo. Dopo l’esperienza presso il duomo di Casale Monferrato e di Varese, è stata scelta la magnifica cattedrale umbra come palcoscenico di rara suggestione e bellezza. ‘Il dramma sacro arriva direttamente al cuore e alla mente degli spettatori – ha affermato il vescovo diocesano mons. Giovanni Scanavino – ed è capace di coinvolgere, far riflettere ed entusiasmare’. Orvieto, città culla della festa del Corpus Domini, ha un’eredità enorme da difendere e promuovere, pertanto ogni iniziativa in tale direzione va incoraggiata. La Chiesa possiede un tesoro immane, il più grande di tutti, l’eucarestia, dono del Cielo per tutti, nessuno escluso. I tempi attuali, con il dilagare del secolarismo, richiedono l’utilizzo di nuove strade di comunicazione, per trovare un dialogo aperto e fraterno, capace di suscitare attenzione e partecipazione. Il genere del dramma sacro, nato agli inizi della lingua italiana con Jacopone da Todi, riuscì, fin da subito, a dare voce a temi di fede, portandoli nelle piazze con un linguaggio coinvolgente. Il miracolo del Corporale, testo di alto valore storico-artistico, costituisce la più antica narrazione letteraria del miracolo di Bolsena. La rielaborazione del testo anonimo è di Ferdinando Tamberlani e don Titta Zarra, fondatori dopo la Seconda guerra mondiale dell’Istituto del dramma sacro. La rappresentazione, scritta nel 1950, viene portata in scena per la prima volta ad Orvieto. Quest’estate, dopo molti anni di silenzio, l’appuntamento si è rinnovato. La serata, ad ingresso gratuito, è stata organizzata dall’associazione Mirum, con il patrocinio del Comune di Orvieto, dell’Opera del duomo, della diocesi, insieme al contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Orvieto, alla partecipazione del Coro del duomo, di esponenti del Corteo storico e dell’associazione musicale Adriano Casasole. Dopo il grande successo sia di critica che di pubblico, l’associazione Mirum è già al lavoro per realizzare nuovi appuntamenti.

AUTORE: F. S.