Un momento da tutti atteso da 10 anni

CHIUGIANA. L’atteso rito di consacrazione della nuova parrocchia
L'altare
L’altare

Nel 2000 si è iniziato a progettare il nuovo complesso parrocchiale. I bambini immaginavano la loro chiesa ideale lasciando i disegni ai loro catechisti, a don Fabio o in fondo alla chiesa di San Pietro Apostolo di Chiugiana. Dalla posa della prima pietra sono trascorsi 10 anni, ed è stato nel 2009 che la comunità parrocchiale di Chiugiana-Olmo-Fontana ha potuto assistere per la prima volta a una messa all’interno del nuovo edificio dedicato a S. Maria della Speranza.

Dei ragazzi sono diventati adulti tra le mura di quella che ancora non poteva essere chiamata “chiesa” in quanto non consacrata, ma che si sentiva come tale. Una chiesa grande fatta per riuscire a contenere tutta la comunità che la compone: una comunità avente realtà quali il gruppo scout Corciano I, l’Acr e il catechismo, e che ha saputo ancor più arricchirsi con la nascita dell’oratorio “Don Dario Pasquini” (2009) e dei vari gruppi di preghiera.

Tutti anelavano a questo momento che, nella giornata del 3 ottobre con la consacrazione, non solo ha donato alla chiesa un altare, un fonte battesimale, un nuovo tabernacolo, ma ha fatto sentire tutti ancor più e in maniera reale parte di un tutto, parte determinante di un qualcosa che ora c’è anche grazie all’aiuto di ogni singolo fedele.

Il parroco don Fabio Quaresima a conclusione della celebrazione ha detto: “Chi di voi è sposato, si ricorda cosa ha provato quel giorno? Io oggi sto vivendo la stessa emozione!”. Emozione più che condivisa da tutta la comunità presente che, chi più chi meno, ha partecipato attivamente alla preparazione di questa importante celebrazione per rendere il 3 ottobre un giorno memorabile per tutti i presenti.

Importanti anche le parole di mons. Paolo Giulietti che ha presieduto la celebrazione e durante l’omelia ha ricordato, rifacendosi alle letture, l’importanza di non rischiare di avere una chiesa incapace di fare entrare il popolo, o magari di far entrare Dio: bisogna puntare a una Chiesa che sappia accogliere sia Dio che il popolo.

Concelebranti sono stati diversi sacerdoti, tra cui padre Aurelio Perez, superiore generale della congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso a Collevalenza di Todi, mons. Alberto Veschini, vicario episcopale della quarta Zona pastorale, don Roberto Di Mauro, parroco comunità interparrocchiale di San Mariano-Girasole, don Mario Tacconi, parroco di Corciano che da un anno a questa parte fa Unità pastorale con la parrocchia di Olmo, don Maurizio Palomba, dei Salesiani, che per cinque anni ha aiutato don Fabio, e don Marco Pezzanera, attuale vice parroco di S. Maria della Speranza.

Articolo correlato:

L’altare e gli altri arredi sacri sono di Raul Gabriel

 

03/10/2015

[ad-gallery include=”43742,43743,43744,43745,43746,43747,43748,43748″ slideshow=”false”]

AUTORE: Maria Teresa Cappannini