Un popolo che vive in semplicità

Don Luigi Lupini racconta la sua visita alla parrocchia boliviana di don Leo

E’ stato via per soli 17 giorni – dal 16 novembre al 3 dicembre scorsi -, ma la sua comunità ha avvertito la mancanza del pastore. Stiamo parlando di mons. Luigi Lupini, che si è recato in visita in Bolivia, ad Escoma per la precisione, dove si trova don Leonardo Giannelli. La notizia che ci ha riportato è che il giovane sacerdote umbertidese sarà in diocesi dal prossimo gennaio e fino a marzo 2004, quando tornerà in Bolivia alla sua parrocchia di Santiago di Huata. ‘Si è trattato di una bella esperienza, – ha detto don Luigi – di quelle che ti fanno guardare diversamente il resto del mondo e ti fanno render conto di tante situazioni e tante miserie; di un popolo che vive in semplicità e si accontenta di poco’. Mons. Lupini ha parlato del clima particolare che si vive in quelle latitudini, delle inondazioni dovute alle piogge insistenti; della povera ma fiera cultura di aymara (dove è già tanto il saper leggere e il saper scrivere); dei singolari sistemi di protesta della popolazione locale, che blocca tutte le strade quando ha da far valere qualche diritto. E i missionari dell’Operazione Mato Grosso (Omg) o di qualsiasi altro movimento vivono e danno fino in fondo la loro testimonianza: mangiano come e con i poveri; vivono, sperano e pregano con gli ultimi (portando così il Cristo come parola vivente!). E poi, la differenza che subito si nota, tra chi sta in città e chi in campagna (qui si trova ancora gente che vive nell’altipiano come noi potevamo vivere 3-4 mila anni fa). I poveri abitanti delle campagne vivono in abitazioni fatte di blocchi di terra e paglia, col tetto ricoperto di rami; si coltivano patate, fave, qualche pomodoro e altri tuberi del posto. Qui, in questo mondo, si è fermato don Leonardo Giannelli che ha imparato un ottimo castillàno (la lingua locale) e qui vorrebbe rimanere come sacerdote diocesano. Don Leo porta avanti l’attività di una cooperativa (dove si fanno diversi lavori artigianali e non), oltre che un grande oratorio. Ad Escoma c’è un ospedale dell’Omg. In questo Paese, racconta don Luigi, c’è molto da fare per avere il rispetto dei diritti umani e la popolazione più povera vive in condizioni disastrose, mentre pochi ricchi hanno tutto. Sul piano della fede don Luigi si è trovato di fronte a un cattolicesimo strano, fatto di credenze e misto alle superstizioni boliviane; ma vero, forte e rispettoso dei sacramenti.

AUTORE: Fabrizio Ciocchetti