Un sogno che diventa museo

PERUGIA. Arte contemporanea a palazzo della Penna

Museo-Palazzo-Penna-opera-espostaPalazzo Penna a Perugia si rinnova, e con una mostra dal taglio particolarmente “originale” apre le porte al nuovo Centro di arte contemporanea. “È un sogno che si realizza” ha detto Andrea Cernicchi, assessore alla Cultura del Comune di Perugia, ideatore e promotore del progetto in cui ha creduto tenacemente sin dagli inizi nel 2005. E così, la passione per la letteratura, che Cernicchi coltiva da anni, e l’amore per l’arte di Luca Beatrice, curatore della mostra, ha reso possibile il raggiungimento di un traguardo che non si fermerà qui, hanno assicurato entrambi nel corso della conferenza stampa di presentazione.

Mercoledì 24 aprile alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura Fabrizio Bracco, del sindaco Wladimiro Boccali e di Giuliano Masciarri, segretario generale della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, è avvenuta l’inaugurazione della mostra “L’arte è un romanzo. La straordinaria storia delle parole che diventano immagini”.

Fino al 1° settembre l’esposizione racconterà gli infiniti legami che intercorrono tra la letteratura del ’900 e l’arte contemporanea. Quali sensazioni ispiratrici, provenienti dalla letteratura, sottendono alla realizzazione di un’opera artistica, di un’immagine, sia essa un disegno o una fotografia. Le 105 opere (realizzate da 70 artisti), che si snodano tra venti sale disposte su due piani (bello il recupero delle sale affrescate, ci sono anche le luci colorate soffuse), documentano infatti l’eterogeneità dei linguaggi espressivi: dalla pittura alla fotografia, dall’installazione alla scultura, dall’illustrazione al design.

Tra gli artisti, Pilar Albarracin, spagnola, creatrice de L’asino circondato dai libri, divenuto opera simbolo della mostra. È un riferimento all’“asino chi legge?”. No, è solo un modo per dire che ci si può riscattare grazie ai libri e al sapere. E tra i libri i generi di riferimento sono vari: c’è quello impegnativo e quello evasivo, il fumetto e il giallo Mondadori, fino agli Urania.

Palazzo Penna ora assumerà anche, e soprattutto, il ruolo di uno spazio polifunzionale al cui interno, accanto alle attività proprie di un museo, ospiterà una serie di iniziative culturali e di studio collegate al patrimonio ivi conservato (al momento le opere di Dottori sono nei sotterranei, ma torneranno tra le sale nel palazzo al termine dell’esposizione in corso). Vi si organizzeranno eventi, incontri d’arte e altro ancora. La novità: uno splendido gourmet cafè, “Bioò”, posto all’ingresso delle sale espositive, dove sarà possibile gustare anche prodotti biologici accuratamente selezionati. Il prezzo del biglietto d’ingresso al museo comprenderà anche una audioguida.

In sintesi si tratta di una felice conclusione di un progetto che ha visto il sostanzioso contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. Di questi tempi, aprire un museo e in più di arte contemporanea, è una sfida non da poco. Perugia crede nella cultura come volàno di sviluppo economico.

AUTORE: Manuela Acito