Un tesoro riscoperto

TODI. In mostra le preziose opere raccolte nel tempo dalla diocesi

I l duomo di Todi raccoglie al suo interno una notevole quantità di preziosissime opere d’arte sia pittoriche che di vario genere, come arredi, paramenti sacri, suppellettili, calici, reliquiario ed altro ancora. Tale ingente patrimonio è il frutto di quanto la cattedrale ha saputo raccogliere nella sua plurisecolare storia grazie all’intervento dei vescovi della diocesi tuderte, dei canonici della cattedrale e di tutti quei fedeli che hanno voluto testimoniare tangibilmente la propria fede con lasciti e donazioni. La mostra vuole essere un primo segnale, per poi arrivare a realizzare un progetto più ampio ed ambizioso, al fine di rendere visibili alcuni dei pezzi più importanti tra quelli che il duomo custodisce. Un messaggio per invitare la cittadinanza tuderte ad appropriarsi di questo insigne edificio religioso, esempio mirabile di architettura romanica e nel contempo scrigno di tesori artistici unici che, con questo primo allestimento museale, possono essere finalmente ammirati nella maniera più opportuna, fruiti e restituiti all’apprezzamento della città dopo decenni di oblio.Il Museo è stato allestito per cura della Fabbriceria del Duomo con a capo il presidente Alessandro Di Paola.Descriviamo alcuni pezzi che si trovano nella mostra: cofanetto reliquiario, arte di Limoges, sec. XIV, bronzo cesellato, dorato e smaltato; braccio di san Fortunato 1310, lamina d’argento; calice Struzzieri sec. XVIII argento sbalzato; calice Cesi sec. XVI bronzo dorato e sbalzato; mitria Gualterio in seta e cristalli; busto di Jacopone da Todi 1644 legno dorato; reliquiario di san Martino I papa e martire sec. XIX in argento; piviale Cesi sec. XVI in damasco verde, e dipinti vari.L’inaugurazione si è svolta lunedi 8 dicembre con un concerto della Società corale ‘Giacomo Puccini’ di Grosseto tenutosi nel duomo di Todi davanti a un numeroso pubblico. Direttore: maestro Francesco Iannetti Piromallo; Organista: maestro Ettore Candela. Sono stati eseguiti mottetti di autori vari tra cui Palestrina, Mozart, Pergolesi. È stato concluso con il grandioso Halleluia di Haendel. L’eseguzione è stata perfetta e sottolineata da numerosi applausi. Al termine del concerto i presenti si sono alternati alla visita del museo. Erano presenti il vescovo Decio Lucio Grandoni, il Sindaco ed altre personalità.