Una casa per ricevere Gesù

Azione cattolica. Tradizionale festa dell’Adesione nel giorno dell’Immacolata

L’8 dicembre l’Azione cattolica si affida a Maria Immacolata per rinnovare il proprio sì a Cristo e alla Chiesa. La festa inizierà, come ogni anno, il 7 dicembre alle 21 nella parrocchia di Casaglia con la veglia di preghiera in preparazione dell’adesione in cui tutta l’Ac diocesana s’incontrerà per pregare insieme, e continuerà nella solenne celebrazione eucaristica dell’8, durante la quale i singoli aderenti ringrazieranno per la loro chiamata e il loro servizio e riceveranno dal parroco le tessere benedette. Un gesto che non è, e non deve essere, puramente formale ma un impegno quotidiano a vivere conformi a Cristo. Come ogni anno l’associazione si è preparata alla festa dell’Adesione con l’Assemblea diocesana. Qualche asse di legno, un po’ di fogli di carta da pacchi marrone ed ecco una piccola e bellissima casa. È la casa dell’Azione cattolica. La casa costruita dall’Acr come contributo di riflessione alla due giorni di Assemblea diocesana annuale, che si è svolta il 21 e 22 novembre scorso, festa di Cristo Re. Una casa progettata e poi decorata dai tanti lavoretti realizzati dai ragazzi delle diverse parrocchie che, stimolati sul tema annuale dell’accoglienza, si sono chiesti come accoglierebbero Gesù se venisse in casa loro, e quando e come si sentono accolti nella loro vita. Per entrare nella casa, a ciascun partecipante all’assemblea è stato dato un portachiavi, perché ognuno sia chiave per gli altri, per aprire la casa accogliente dell’associazione. Il tema dell’accoglienza e delle relazioni, partendo dall’icona biblica di Zaccheo, caratterizza il nuovo anno associativo che ha come sfondo proprio l’immagine della casa. La casa è il luogo delle relazioni, degli affetti, è il luogo in cui impariamo cosa vuol dire essere figli, è il luogo in cui impariamo a essere comunità. Con il primo giorno di scuola, uscendo da casa, entriamo in contatto con le istituzioni, e a messa impariamo che c’è un’altra famiglia, oltre la nostra, che è la famiglia della comunità ecclesiale. Gesù va a casa di Zaccheo: la casa in cui Zaccheo abita tutti i giorni. Gesù viene nelle nostre case, nella nostra vita di tutti i giorni, prendendola così com’è: a volte un po’ caotica, con qualche pezzo dimenticato quà e là, ma allo stesso tempo una casa, e una vita, che parla di noi, delle nostre gioie e delle difficoltà, dei nostri amici e delle nostre famiglie. La casa è relazione: allora quale senso diamo alle nostre relazioni? Il Piccolo Principe chiese alla volpe: “Che cosa vuol dire addomesticare?” ed essa rispose: “È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami”. “Creare dei legami?”. “Certo – disse la volpe. – Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unico al mondo”. Queste parole esprimono bene l’idea del legame, rapporto unico e speciale, che ciascuno è chiamato a costruire con il proprio prossimo. Questo in associazione diventa cura del legame associativo, cioè prendersi cura delle relazioni attraverso le quali passa la testimonianza evangelica, l’amore per la Chiesa e per il mondo e la passione per l’associazione. L’amicizia fa parte della sostanza dell’associazione; e bisogna farla crescere e trasparire in tutte le proposte e gli impegni che l’Ac vive.

AUTORE: Veronica Rossi