Una chiesa cattolica per i fratelli ortodossi

La chiesa cattolica di San Fiorenzo a Perugia diventa la sede della la parrocchia ortodossa romena di San Sava. Domenica si inaugura con il Vescovo Span

Quando è stato eletto papa il cardinale Ratzinger, con il nome di Benedetto XVI, in uno dei primi discorsi affermò che avrebbe continuato l’opera dei predecessori e del Concilio in ambito ecumenico, considerato un cammino irreversibile e prioritario, ma con una sottolineatura: avrebbe fatto gesti concreti e non semplicemente dialoghi o dichiarazioni.

Da allora questi gesti concreti si sono moltiplcati nella periferia della chiesa cattolica e anche da noi in Umbria, nelle varie diocesi, sono stati compiuti gesti di accoglienza e offerte di collaborazione con comunità di varie confessioni cristiane. Un campo privilegiato di questa azione concreta è stato quello delle relazioni con i cristiani della Chiesa ortodossa dei vari Patriarcati, in considerazione del fatto che, tra l’altro, gli immigrati che vengono in Italia per lavoro sono per la maggior parte di confessione cristiana ortodossa. Edifici sacri prima adibiti al culto cattolico romano sono stati affidati a comunità ortodosse per loro celbrazioni liturgiche.

L’ultima ad essere consegnata ad una parrocchia ortodossa romena è la chiesa di San Fiorenzo a Perugia. L’interesse di questa assegnazione e la sua importanza risiede nel fatto che si tratta di una Chiesa importante del centro storico di questa città che per la prima volta nella sua secolare storia vede il suo tessuto civico culturale definirsi come pluralistico. Sono stati presenti anche prima culti di comunità cristiane non cattoliche, ma in periferia e in maniera quasi sommessa. Ora accanto alle campane della chiesa del Gesù, della Cattedrale, di san Domenico e di san Pietro, risuoneranno anche le campane di san Fiorenzo per le celebrazioni ortodosse bizantine della parrocchia intitolata al martire san Sava di Buzau. I suoni formeranno un concerto molto suggestivo e di buon auspicio per la concordia e l’armonia delle diverse comunità unite nella stessa fede cristiana, anche se non ancora in piena e perfetta comunione.

“San Fiorenzo è anche un nostro santo perché morto nel 250 dopo Cristo quando ancora la Chiesa era unita” dice Ionut Radu, il parroco, che racconta come i fedeli romeni abbiano preso a cuore questo martire del quale, peraltro, nella chiesa che è stata loro affidata riposano le spoglie mortali. Un fatto importante perché, spiega, “da noi è piuttosto raro trovare in una chiesa il corpo intero di un martire”.

Per l’inaugurazione ufficiale della parrocchia ortodossa di San Sava verrà il vescovo della Diocesi ortodossa romena d’Italia mons. Siluan Span, e sarà una festa per tutta la numerosa comunità romena (circa 28mila persone) che vive nella provincia di Perugia.

Alla liturgia domenicale partecipano in media circa 200 persone ma nelle solennità come la Pasqua si raccolgono alcune migliaia di fedeli e neppure San Fiorenzo potrà accoglierli. La parrocchia ha consentito, però di attivare attività pastorali per i ragazzi e per gli adulti (hanno formato un coro) anche se, con loro non è facile perché la maggior parte lavorano.

Padre Ionut è particolarmente orgoglioso del lavoro fatto per la mostra, interamente realizzata da loro scegliendo tra oltre 500 immagini di fotografi romeni. Gli stessi pannelli sono realizzati con legno di abete, che nella tradizione romena è l’albero della vita, fatto venire dalla Romania. La mostra sarà portata in giro per l’italia per far conoscere la bellezza e la ricchezza delle tradizioni e dell’ambiente di questo Paese ora non più così lontano.

Lunedì, al Centro ecumenico, non solo si parlerà dei canti natalizi tradizionali, “i più antichi che si conoscono e che sono ancora sono eseguiti dal popolo” fa notare padre Radu, ma si potranno ascoltare dalle voci del coro romeno.

Appuntamenti

SABATO 26, ore 16, Museo del duomo di Perugia (Museo capitolare), inaugurazione mostra fotografica di Corneliu-Tudor Manolache “Romania, immagini dall’anima al sogno” alla presenza dell’Ambasciatore di Romania presso la SAnta Sede Bogdan Tataru-Cazaban, l’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti e il vescovo della diocesi ortodossa Romena d’Italia mons. Siluan Span.

DOMENICA 27, ore 9.30, chiesa San Fiorenzo, apertura del nuovo luogo di culto della comunità ortodossa romena di Perugia con liturgia presieduta da mons. Siluan Span, vescovo della diocesi Ortodossa Romena d’Italia.

LUNEDÌ 28, ore 18, Centro ecumenico San Martino, “Studio e approfondimenti sulle tradizioni natalize romene”: “Canti natalizi (colinde) in Romania. Rilevazioni etnomusicologiche nel delta del Danubio (Sf. Gheorghe) e nel distretto di Cluj (Hasdate)”. Relatori Giancarlo Palombini e Georgeta Stoica (Università degli studi di Perugia, dipartimento Uomo e territorio, sezione Antropologica). “Canti natalizi (colinde) nella spiritualità romena”. Relatore p. Hrisostom Radasanu, responsabile per l’Istruzione e la cultura della Metropolia di Moldavia e Bucovina.

AUTORE: Maria Rita Valli