Una poltrona per troppi

Politica. In vista delle prossime elezioni amministrative a Gubbio, Castello e Assisi, si registrano soprattutto spaccature interne alle coalizioni

Confusione, dubbi, scarsa capacità di unire le forze: sembra il quadro univoco di una campagna elettorale per le prossime amministrative fissate per maggio che caratterizza le diverse forze in campo. Prendiamo i casi di Città di Castello e Gubbio – unite dal destino dei due sindaci, Fernanda Cecchini e Orfeo Goracci, decaduti perché eletti in Consiglio regionale – e di Assisi. A Gubbio la coalizione di centrosinistra (che comprende Pd, Idv, Pdci, Sel, Psi) si interroga continuamente sul fatto di procedere o meno alle primarie, con le varie forze dell’alleanza che mostrano perplessità anche sul fronte dell’accordo con Rifondazione comunista che ancora manca (e non si sa se ci sarà). Il Pd eugubino detta alcune condizioni: “Le primarie? D’accordo. Ma senza ipotesi di accordo, a destra, con Lucio Lupini”. Insomma, la fiducia non pare caratterizzare l’attuale momento della politica eugubina. Non è molto diversa la situazione a Città di Castello, dove Luciano Bacchetta, l’attuale sindaco reggente (presidente del Consiglio provinciale per il Sel – Sinistra ecologia e libertà), dopo l’uscita di scena della Cecchini, ha deciso di candidarsi ma non ha trovato il consenso del Pd che sta per procedere, attraverso un Consiglio di saggi, alla designazione di un candidato da opporre a Bacchetta alle eventuali primarie di coalizione. C’è ancora molta incertezza nel decidere, una costante dell’azione del Pd (regionale e locale) in questa fase della scelta dei candidati. Un capitolo a parte merita la vicenda di Assisi sia per l’incredibile stallo del Pd che non riesce a trovare un candidato da proporre e per la litigiosità all’interno del centrodestra con due candidati, Claudio Ricci e Giorgio Bartolini, che dal ’97 in poi hanno ricoperto il ruolo da sindaco. E per tanti anni sono stati l’uno il vice sindaco dell’altro. La storia è nota: Ricci ha “cacciato” qualche tempo fa da vice sindaco Bartolini, ed entrambi si sono candidati al ruolo di primo cittadino per le prossime consultazioni amministrative con un fiorire di accuse reciproche (hanno fatto parte della stessa Giunta per oltre un decennio) rinfacciandosi decisioni e attribuendosi meriti. In questo panorama si registra un’adesione dell’Udc, con i propri uomini, a favore di Ricci, mentre il partito non accetta questo comportamento. Il Pd aveva trovato anche un candidato, Flavio Lotti, che poi ha rinunciato perché non si era registrata un’ampia convergenza sul suo nome. Da mesi, inoltre, “Buongiorno Assisi”, con l’appoggio di alcune forze della sinistra, ha candidato Carlo Cianetti, senza, però, trovare sponda sul suo nome da parte del Pd.

AUTORE: Emilio Querini