Università a misura di studente

Due diverse ricerche piazzano Perugia in posizioni opposte. Ne parliamo con il pro-rettore Figorilli
studenti-universita-perugia
Studenti davanti all’ingresso della facoltà di Ingegneria dell’Università di Perugia

Nelle ultime settimane l’Università degli studi di Perugia è stata al centro dell’attenzione per due classifiche – una del Sole 24 Ore, l’altra del Censis – uscite a pochi giorni di distanza, ma con risultati alquanto differenti. Se il Sole 24 Ore assegnava all’ateneo perugino un 37° posto, il Rapporto Censis lo premiava con il gradino più alto del podio tra i “grandi atenei” (dai 20 mila ai 40 mila iscritti).

Ergo, come sta davvero l’Università di Perugia? I numeri da soli non bastano: variano gli indicatori, i dati in esame, gli anni accademici di riferimento, gli algoritmi, ecc. Così siamo andati a chiederlo al pro-rettore Fabrizio Figorilli.

 In questi giorni sono uscite due classifiche con risultati molto diversi…

“Le classifiche sono importanti ma, sinceramente, ritengo che gli unici numeri che abbia senso tenere a mente sono il 4,65% circa, che è l’incremento delle immatricolazioni per le lauree triennali registrato nell’anno accademico 2014-15, e il 15% circa, che è quello per le magistrali. Si tratta di un piccolo segno positivo, non ancora sufficiente, ma che comincia a farci vedere la luce alla fine del tunnel.

Nel periodo del rettorato Moriconi, inoltre, sono stati attivati numerosi servizi agli studenti: solo per citarne alcuni, le agevolazioni sulle tasse universitarie per i più meritevoli, l’assistenza sanitaria gratuita per i fuori sede o gli sconti su negozi e trasporti. Tutti servizi che stanno riscuotendo grande successo.

Secondo gli ultimi dati, più di 800 giovani fuorisede hanno usufruito del servizio medico a Perugia e un centinaio a Terni. Grazie agli sconti, Umbria Mobilità ha venduto agli studenti circa 200 abbonamenti in più. Le palestre convenzionate con l’ateneo sono sempre piene, così come le aule di studio autogestite. Si tratta di servizi fondamentali, un biglietto da visita per la nostra università, una fonte di attrazione per i futuri studenti”.

Guardando appunto alle nuove matricole, lunedì 3 sono iniziate le iscrizioni per l’anno accademico 2015-16. Cosa è stato fatto per promuovere l’ateneo?

“Oltre a tutti i servizi citati, il lavoro dell’orientamento è stato assolutamente capillare, non circoscritto ai soli due classici appuntamenti di Lugliorienta e Settembreorienta. Quelli restano, ma in più ci sarà, ad esempio, il 18 settembre ‘Magistralmente’, una giornata dedicata alla presentazione delle lauree magistrali. C’è poi stata, nel corso di tutto l’anno, una presenza massiccia nelle scuole in regione e fuori regione, fino alla Calabria. E l’offerta formativa si è arricchita con nuovi corsi di laurea e master, come quello sul Pluralismo religioso ad Assisi o sulle Smart Cities”.

La spendibilità dei corsi di laurea nel mercato del lavoro è fondamentale. Tra i punti critici individuati dalla classifica del Sole 24 Ore per Perugia ci sono proprio gli stage e la dispersione: circa il 30% di coloro che studiano a Perugia non si iscrive al secondo anno…

“Partiamo intanto da un dato: il tasso di abbandoni dell’Università di Bologna, considerata una delle migliori in Italia, è del 23%. Quindi, si tratta di un fenomeno fisiologico aggravato negli anni dalla crisi economica. Questo ovviamente non ci esime dal capire perché ci si ferma. La domanda a cui siamo chiamati a rispondere è: perché un genitore dovrebbe investire, anche economicamente, su cinque anni di università del proprio figlio? La risposta è semplice: per dargli un lavoro. Quindi, la nostra offerta formativa dovrà rispondere sempre più alla domanda effettiva del mercato.

Per questo nei mesi scorsi abbiamo fatto fare all’Anvur una valutazione del nostro ateneo, di cui attendiamo gli esiti. Per questo la grande sfida dell’anno accademico a venire sarà ripensare tutti i corsi di laurea. Ormai il mondo del lavoro ci chiede di essere anche un’agenzia di collocamento. Due esempi in tal senso: con l’università Lateranense stiamo pensando a un corso di Economia sul turismo religioso; e al Career Day, organizzato dall’ateneo lo scorso giugno, erano presenti ben 50 imprese. Quindi le possibilità ci sono. Abbiamo poi stipulato degli accordi con il mondo dell’industria e dell’artigianato, proprio per sviluppare il settore degli stage ”.

Per concludere, oltre tutti i motivi sopracitati, perché scegliere Perugia?

“Perché Perugia è ancora oggi un ateneo dove la qualità della ricerca e della didattica si fonde a uno Studium né troppo piccolo né troppo grande, a misura di studente, inserito in una città – a prescindere dalla pessima pubblicità mediatica degli ultimi anni – ancora vivibile, accessibile, dalla tipica vocazione universitaria, che si sta arricchendo di servizi dentro e fuori l’ateneo”.

 

Come sarà l’anno accademico 2015-16

Da lunedì 3 agosto sono aperte le immatricolazioni e le iscrizioni ai corsi di laurea triennale e magistrale dell’Università degli studi di Perugia per l’anno accademico 2015-16. È stato infatti pubblicato il nuovo Manifesto degli studi, consultabile all’indirizzo www.unipg.it.

L’Offerta formativa 2015-16 si compone di 38 corsi di laurea di primo livello, 40 corsi di laurea magistrale di secondo livello, e 8 corsi di laurea magistrale a ciclo unico. Fra le novità, la riattivazione del corso di laurea triennale in “Economia del turismo” nella sede di Assisi e l’istituzione di due nuovi corsi di laurea magistrale in “Valutazione psicologica del funzionamento individuale nella clinica e salute” e in “Scienze riabilitative delle professioni sanitarie” che, con le rispettive triennali, completano il ciclo in ambito psicologico e riabilitativo.

Incentivate, inoltre, le proposte a carattere internazionale, quali l’erogazione di interi percorsi di studio o parte di essi in lingua inglese, e la stipula di convenzioni con atenei stranieri per la mobilità degli studenti e successivo conseguimento di doppio titolo italiano e straniero.

C’è tempo fino al 20 ottobre per iscriversi alle lauree triennali o a ciclo unico, e fino al 29 febbraio 2016 per le magistrali. Bandi specifici e scadenze differenti per le immatricolazioni sono invece previsti per i corsi ad accesso programmato (numero chiuso); possono essere consultati per esteso all’indirizzo internet http://accessoprogrammato.unipg.it.

Sul piano logistico, novità di quest’anno a Perugia è l’attivazione del Punto Immatricolazioni nel complesso monumentale di San Pietro, sede dell’Orto medievale e del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali. Per Terni, le immatricolazioni e le iscrizioni si effettuano presso l’ufficio Gestione carriere studenti del Polo scientifico didattico di ateneo, strada di Pentima 4. Per gli orari di apertura consultare il sito www.unipg.it.

 

AUTORE: Laura Lana