Vasto programma che coinvolge con entusiasmo tutti i parrocchiani

Ferro di Cavallo / Il 29 settembre sarà inaugurata la nuova chiesa parrocchiale

I parrocchiani di Ferro di Cavallo si stanno veramente dando un gran da fare in vista dell’inaugurazione della nuova chiesa, programmata per il 29 settembre prossimo. Si sta infatti avvicinando a grandi passi il momento tanto atteso di quella che si annuncia essere una grande festa lunga due settimane! C’è chi si occupa dell’organizzazione dei momenti ricreativi, chi dei concerti e delle serate di teatro; alcuni parrocchiani si sono presi l’impegno di ricercare nel quartiere le famiglie che da più lunga data vivono a Ferro di Cavallo per organizzare con e per essi una serata particolare… Il programma, che il parroco don Francesco Medori sta definendo in questi giorni, prenderà il via il 14 settembre, giorno dell’Esaltazione della croce, con una processione per le vie della parrocchia; ma ciò che farà un po’ da “sottofondo” a tutto l’insieme delle iniziative di queste due settimane sarà la “missione al popolo”: i fedeli della parrocchia, si recheranno casa per casa a portare il Vangelo, mentre i giovani andranno nei luoghi di incontro dei coetanei per farsi loro evangelizzatori. L’iniziativa è in qualche modo collegata alla missione diocesana, annunciata nello scorso Convegno pastorale tenutosi in cattedrale a giugno. Luogo di incontro del “dopo-missione” di ogni giorno sarà, a questo punto, la chiesa nuova con i suoi spazi: qui verranno invitati tutti coloro che accoglieranno i missionari nel corso della missione. Alle 18.45 di ogni sera, dopo l'”uscita missionaria” si terrà il Vespro in chiesa, con brevi catechesi sulle parabole del Vangelo; in seguito, sul sagrato, momenti di convivialità e di festa, seguiti da serate di teatro, musica classica e moderna, torneo di calcetto (ai vincitori verrà offerta l’opportunità di giocare una partita con i “vecchi Grifoni”!), oltre che mostre fotografiche e di pittura. Non mancheranno, però, i momenti forti: sarà presente anche padre Raniero Cantalamessa, predicatore apostolico, che abbiamo visto spesso in città; ci sarà anche il liturgista don Luciano Avenati che terrà una catechesi liturgica sulla chiesa come edificio. Due giorni di preghiera “no-stop” (tipo “quarantore”) saranno garantite nella nuova chiesa. Questo e molto altro si sta preparando alla periferia di Perugia per metà settembre. Ma quanto tempo, denaro e fatiche è costata questa chiesa? Quando sono stati iniziati i lavori, nel settembre 1998, il costo preventivato per l’intera costruzione era di 2.320.000 euro (L. 4,5 miliardi). La Conferenza episcopale italiana avrebbe contribuito, mediante i fondi provenienti dall’otto per mille, per 1.290.000 euro in quattro rate; l’ultima a chiesa terminata. La parrocchia avrebbe dovuto contribuire, quindi, per circa 1.030.000 euro. Dal sondaggio fatto passando per le case era emerso che si poteva contare su un impegno delle famiglie per circa 770.000 euro entro la durata dei lavori. Per fare immediatamente fronte alle necessità don Francesco Medori ha perciò sottoscritto un mutuo decennale di 361.520 euro (che si sta già pagando con rate di 4.142 euro al mese). Oggi che si stanno completando le opere preventivate, l’intera struttura andrà a costare quasi 2.450.000 euro, circa il 5% in più del previsto. Senza contare tutto il resto del lavoro non preventivato nell’appalto: altare, panche, fonte battesimale, illuminazione, campane, esterni…Ma c’è chi si è sentito di fare un ultimo sforzo (e l’impegno dei parrocchiani è stato notevole: hanno finora contribuito circa il 50% delle famiglie della parrocchia), alcune sostanziose offerte, un contributo proveniente anche dal Comune per i lavori esterni – oltre che per alcuni lavori su spazi di utilità pubblica, per esempio il sagrato… insomma, si sta veramente giungendo alla fine dell’opera… materiale! Un aneddoto, racconta don Francesco: “Quando ancora neppure si parlava di costruzione, venne in parrocchia una anziana vedova (non ricca!) con un milione di lire in una busta dicendo: ‘Forse un giorno si farà la nuova chiesa: non so se allora ancora ci sarò, perciò intanto offro adesso quello che posso’. Questa è stata la prima offerta individuale. Rassomiglia molto al racconto del Vangelo…”.

AUTORE: Francesca Acito