[via del forte]

Il “caso Bonaduce” sarà pure concluso, come si è azzardato a dire qualcuno, ma i suoi strascichi politici sembrano senza fine.Ma come si poteva pensare che la scelta di un consigliere regionale eletto con un partito di passare a un altro potesse restare senza conseguenze? E per di più se questo consigliere è il presidente dell’Assemblea, chi poteva far finta di nulla? E se poi il partito “originario” (in questo caso, il Pdci) aveva chiesto, e “non” ottenuto un assessorato, venendo momentaneamente acquietato con la presidenza dell’Assemblea una volta perso il presidente, come si poteva farlo stare zitto con un generico ordine del giorno di rilancio del ruolo del Consiglio?Così i Cossuttiani si chiamano fuori dal centro sinistra, Bonaduce resta al suo posto, Rifondazione ride sotto i baffi, la presidente Lorenzetti continua a far finta di nulla per non peggiorare la già delicata situazione (si sente o no, come dice il Polo, “ostaggio” del Prc?).Chi non l’ha presa bene è il segretario della Quercia, Stramaccioni, che continua a sollecitare le dimissioni di Bonaduce e un chiarimento nel centro sinistra, evidentemente irritato dall’accresciuto ruolo dei Bertinottiani. Come andrà a finire? Si può scommettere che non lo sanno neanche i protagonisti.

AUTORE: Gad