Vino da messa ‘made in Todi’

Mercoledì prossimo, 18 aprile, alle ore 11 presso l’aula magna della “cittadella agraria” di Todi, sede della scuola di agricoltura più antica d’Italia, verrà presentato, dopo un percorso progettuale avviato nell’estate del 2017, un vino da messa prodotto secondo quanto disposto dal Codice di diritto canonico, il cui canone 924, comma 3, dispone che vinum debet esse naturale ex genimine vitis et non corruptum (“il vino deve essere naturale, frutto della vite, e non alterato”). All’evento sarà presente il vescovo Benedetto Tuzia, al quale compete l’autorizzazione per l’apposizione del sigillo ecclesiale sull’etichetta, ove comparirà la dicitura “Berit” (Alleanza), vino di uve Grechetto di Todi per la messa ex genimine vitis.

Tutto parte, dunque, dall’istituto agrario Ciuffelli, nella cui cantina sperimentale, una delle più moderne d’Italia, l’enologo Martin Paolucci, ex allievo della scuola, ha voluto dar vita a questa impegnativa, particolare e limitata produzione enologica. Ogni elemento è stato scelto con cura, a partire dalle uve, selezionate a mano nei vigneti della casa diocesana di Spagliagrano, di proprietà dell’Istituto per il sostentamento del clero.

La microvinificazione è stata poi seguita con attenzione in tutta la filiera enologica, dal mosto al vino, mettendo in atto tutti i procedimenti e i controlli, disposti dal canone sopracitato, riguardo ai vini destinati alle celebrazioni liturgiche.

Nelle scorse settimane è spettato a don Alessandro Fortunati, vicario episcopale per la cultura e formazione permanente, nonché direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, il compito di prelevare – alla presenza di due giovani studenti dell’indirizzo enologico della scuola – dei campioni per procedere alle analisi finali, eseguite da un qualificato laboratorio esterno. Tali analisi hanno validato, in via definitiva, la speciale qualità del vino imbottigliato nella cantina Montecristo per avere quale destinazione unica ed esclusiva le parrocchie di tutta Italia.

Il progetto, oltre alla sua particolarità dal punto di vista culturale, valorizza il vitigno autoctono per eccellenza, il Grechetto, grazie al quale lo stesso istituto Ciuffelli si era imposto negli anni scorsi sulla scena nazionale nell’ambito di concorsi enologici promossi dai ministeri dell’Agricoltura e dell’Istruzione.

Segnaliamo, infine, che, in occasione della presentazione del progetto si terrà una conferenza sulla storia del vino nelle sacre Scritture e sul suo significato nella liturgia cristiano-cattolica, per la quale è simbolo di benessere, fecondità e benedizione.

 

AUTORE: Michela Massaro