Vittorio, santo laico. Conclusa la fase diocesana della causa di beatificazione del medico perugino, padre e marito

Domenica in cattedrale solenne conclusione del Processo diocesano di canonizzazione del Servo di Dio Vittorio Trancanelli
Vittorio Trancanelli con la moglie Lia Sabatini
Vittorio Trancanelli con la moglie Lia Sabatini

Domenica 23 giugno 2013 si concluderà la fase diocesana del processo sulla vita, virtù e fama di santità del Servo di Dio Vittorio Trancanelli. La solenne cerimonia avrà luogo nella basilica cattedrale di San Lorenzo in Perugia, alle ore 18.00. “Si tratta di un evento unico, che la nostra Chiesa non ricorda da secoli” scrive l’arcivescovo di Perugia – Città della Pieve mons. Gualtiero Bassetti nella lettera di convocazione indirizzata “ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi e alle religiose, ai membri dei gruppi, associazioni e movimenti ecclesiali, a tutto il popolo di Dio”. “Desidero che venga vissuto da tutti – scrive l’Arcivescovo – come un tempo di riflessione sulla comune vocazione alla santità e di partecipazione diocesana al ricordo di un cristiano esemplare sia nella vita familiare che in quella professionale”. Tutto l’incontro sarà trasmesso da Umbria Radio in diretta audio e audio/video sul sito www.umbriaradio.it.

La fama di santità di Vittorio Trancanelli si è diffusa oltre i confni nazionali, anzi oltre l’Europa. La ordinaria e allo stesso tempo straordinaria vita di Vittorio Trancanelli suscita grande interesse tra la gente che trova in lui un esempio di santità possibile. Per il processo diocesano di canonizzazione che si conclude domenica 23 giugno sono state raccolte 114 testimonianze dalle quali, spiega il postulatore della causa Enrico Solinas, “sono emerse le virtù di Vittorio, tali che hanno convinto l’Arcivescovo a decretare concluso il processo informativo diocesano”. Il materiale raccolto sarà quindi consegnato alla Congregazione per le cause dei santi che per prima cosa dovrà verificare se siano state seguite le norme che regolano la prassi processuale e, in caso affermativo, si aprirà la cosidetta “fase romana” del processo nella quale la Commissione teologica della Congregazione, dopo aver esaminato la documentazione raccolta nella “fase diocesana” che si va a concludere, dovrà dare il proprio giudizio sulla eroicità delle virtù.

Solo a questo punto, spiega ancora Solinas che dall’arcivescovo mons. Bassetti è stato nominato postulatore presso la Congregazione, il Papa potrebbe firmare il decreto di venerabilità di Vittorio Trancanelli. Sarà questo un primo passo, importante, ma per poter proseguire sarà necessario avere testimonianza di miracoli ottenuti per intercessione di Vittorio, per questo, sottolinea Solinas, “è importante pregare il Servo di Dio Trancanelli chiedendo grazie e miracoli”.

Ma perchè Vittorio Trancanelli affascina persone tanto diverse? Solinas, che ha scritto la biografia di Trancanelli attraverso il racconto della moglie Lia, sottolinea alcuni aspetti di Vittorio.

Anzitutto “Vittorio era una persona estremamente umile pur avendo grandi doti intellettuali e umane” che non esibiva ma “le persone che avevano a che fare con lui restavano colpite dalla sua sapienza sia umana che professionale e spirituale”. Altro tratto caratteristico di Vittorio era la sobrietà che esprimeva nella vita come nelle parole. “Non ostentava la sua fede, non faceva prediche su Dio” ma chi lo ascoltava intuiva che era non solo nei suoi pensieri ma nelle sue azioni.

Altro aspetto era la generosità, la sua libertà dal denaro e da ogni forma di carrierismo. “Chi si aspettava dal medico atti di riguardo per la posizione sociale o economica restava deluso, e irritato, perchè per Vittorio tutti i malati erano uguali, e se proprio aveva una preferenza era per i più poveri, soli, deboli” al punto, racconta Solinas, da accoglierne alcuni in casa per la convalescenza.

Nella vita Vittorio aveva Gesù e il suo Vangelo come guida, era un profondo conoscitore delle Scitture. A Vittorio “non bastava leggerle ma sentì il bisogno insopprimibile di calarsi nel Gesù ebreo per comprenderne meglio le parole”.

AUTORE: Maria Rita Valli