Vivere con filosofia: le attività del “Caffé filosofico” di Perugia

Ha riaperto i battenti dopo la pausa estiva, un’esperienza unica nel suo genere: il Caffé filosofico di Perugia. Il progetto, che prevede un ciclo d’incontri organizzati dalla sezione del capoluogo umbro della Società filosofica italiana, è partito da un’idea di Aurelio Rizzacasa, docente presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia. Ambizioso il traguardo, portare cultura dove di solito si fanno discorsi più leggeri, più futili. Ma da dove è partita quest’interessante iniziativa, che ha scelto come ideale sede d’incontro le sale interne di un noto bar – pasticceria di via dei Priori, a due passi dalla cittadella universitaria? “In realtà, – ci ha spiegato il suo ideatore – le motivazioni sono state due: riportare la filosofia al quotidiano attraverso una consuetudine che storicamente ha avuto il suo precedente più illustre in Socrate, e dall’altra sperimentare un metodo già ampiamente collaudato in Francia e timidamente tentato in alcune città del nord Italia come Crema. Adesso, proprio grazie al successo da noi riscosso nell’inverno scorso, l’iniziativa si sta estendendo in altre sedi come Viterbo”. Chi partecipa di solito ai vostri incontri? “Prevalentemente studenti, oltre a qualche collega professore, qualche straniero di passaggio come turista, così come persone comuni non necessariamente degli esperti sono davvero dei dibattiti aperti a tutta la cittadinanza”. Quali argomenti avete affrontato, e quali pensate di discutere? “Le tematiche, in verità, sono state piuttosto varie perchè abbiamo iniziato con il rapporto tra filosofia e quotidianità. Poi, abbiamo parlato di reale e virtuale, così come della felicità, dell’amore, di politica e delle problematiche collegate al dialogo tra culture diverse, di cinema, musica. In ogni modo, siccome noi accogliamo in maniera informale sia i partecipanti che i coordinatori, accettando, di volta in volta, spunti e suggerimenti per la prosecuzione dell’attività, il programma è molto elastico viene, in genere, programmato mensilmente. In genere, diciamo, che abbiamo sempre cercato di scegliere argomenti che esulassero da una vera e propria schematizzazione della filosofia accademica. Nel senso che, partendo dall’introduzione di un discorso estemporaneo, (come succede in ogni salotto che si rispetti) cercavamo di ricondurlo alle grandi tematiche filosofiche”. Dunque parlare “amabilmente” di filosofia, migliora la qualità della vita… “Senza dubbio. Quello che ci aspettiamo da questi confronti, è che possano soprattutto aiutare a far pensare, a ragionare criticamente, e a dialogare sui grandi problemi dell’etica, della religione. Allora, a questo punto, la filosofia non è più soltanto una disciplina teorica, ma diventa uno stile, una modalità di vita”. Prossimo appuntamento mercoledì 27 ottobre alle ore 18, con “Tramonto o eclisse dei valori ?” tema che sarà introdotto dal professor Piergiorgio Sensi.

AUTORE: Enrico Tribbioli