“A naso all’insù”: tra poco Perugia avrà il suo planetario

A colloquio con l'astronomo Paolo Maffei

Anche Perugia, al pari delle più importanti città europee ed italiane, avrà il suo planetario: sorgerà a Piscille alle porte del capoluogo umbro, di fianco al complesso scolastico esistente sede tra gli altri dell’Istituto tecnico industriale “A.Volta”, nella cui aula magna il progetto è stato presentato la scorsa settimana. Alla realizzazione, che partirà quest’anno per concludersi entro il 2003, concorreranno Comune e Provincia di Perugia per un importo complessivo di 723.039 euro. “La struttura, che avrà la forma di un parallelepipedo di 15,50 X 15,50 metri, intersecato da un volume cilindrico, del diametro esterno di circa 10,2 metri coperto da una volta a cupola, sarà atto ad ospitare sia iniziative didattiche sia esperienze a carattere divulgativo scientifico più ampio. Infatti, al suo interno oltre alla sala dove sarà proiettata la volta celeste, il planetario vero e proprio, sorgeranno una sala per conferenze e lezioni ed uno spazio per attività espositive. E’ quanto ha affermato l’architetto Katia Brigiari che ha curato la realizzazione del progetto, che sarà inserito nel sistema museale scientifico di Perugia assieme al prossimo “Science center”, già in corso di realizzazione in via del Melo. Ma perchè è importante la costruzione di un planetario? Lo abbiamo chiesto all’astronomo Paolo Maffei presente all’illustrazione dell’iniziativa. “Il planetario, una volta, era definito teatro degli astri. Adesso più modernamente e realisticamente, si può paragonare ad un museo, cioè un luogo dove si fa cultura scientifica, dove si fa conservazione del cielo. Questo proprio perché, specialmente nelle grandi città, il cielo è sempre più inquinato dalle luci e quindi, riprodurre la volta celeste in una struttura predisposta, è estremamente interessante se non altro per conoscere un aspetto nascosto ai nostri occhi, e stimolare la curiosità di osservarlo dal vero in luoghi bui. Il planetario ha naturalmente funzioni e scopi didattici oltre che di ricerca, perchè permette di osservare i moti degli astri in forma accelerata attraverso la simulazione del passare del tempo in più luoghi geografici ed epoche diverse”. Il planetario di Perugia si inserirà su una rete di strutture scientifiche già esistenti a Foligno, Terni, Amelia, senza dimenticare l’osservatorio astronomico di Montone…”Si, c’è un interesse crescente in Umbria riguardo all’astronomia come del resto in Italia in questi ultimi trenta anni, direi per varie ragioni. Il primo motivo, è perché l’Uomo aspira sempre più a conoscere la propria posizione nell’Universo, a rendersi conto dove vive. C’è poi una componente etico-morale, perché a differenza di tutte le altre scienze l’astronomia non ha risvolti negativi, perché è una scienza puramente conoscitiva; attraverso essa si possono studiare il cielo e gli astri, senza influire sull’Universo stesso”. Quindi l’astronomia può spiegare anche l’origine dell’uomo…”Certo. Anche se il discorso è molto più complesso, perché per conoscere le nostre radici si deve ricorrere a scienze quali la paleontologia e la geologia in maniera interdisciplinare. Studiando l’origine del nostro sistema solare ci si deve per forza agganciare all’astronomia”.

AUTORE: Enrico Tribbioli