A un senatore, un artista e un missionario il Grifo d’oro

Il conferimento è andato a Raffaele Rossi, Armando Catrana e Artemio Giovagnoni

Celebrazioni del XX GiugnoL’iscrizione all’Albo d’oro del Comune di Perugia è ciò che caratterizza le celebrazioni per il XX Giugno, insieme alla memoria dei caduti del 20 giugno 1859 (per l’indipendenza dallo Stato Pontificio) e dei perugini fucilati dai nazifascisti nel poligono di tiro. Celebrazioni che avevano un sottofondo anticlericale in anni non lontani quando si sottolineava in particolare la prima data, ma che sono diventate soprattutto una festa del Comune, iniziata il 14 per concludersi il 29 giugno, con una lunga serie di inugurazioni di opere nelle frazioni del comune e non solo nella città e manifestazioni culturali. Il sindaco Renato Locchi, per questa occasione ha detto che ‘Perugia si sta attrezzando per rispondere alla sfida globale della competizione fra realtà urbane. Vogliamo consolidare la nostra immagine di comuntià civile e laboriosa, ma dobbiamo anche produrre innovazione per migliorare la qualità della vita’. Un augurio che i cittadini si attendono vedere realizzato quanto prima. Giovedì 20 giugno, com’è consuetudine nella Sala dei Notari di palazzo dei Priori vi è stata le cerimonia più significativa tra le tante in programma per tutto il mese di giugno ed è il conferimento del Grifo d’oro a tre personaggi perigini che si sono distinti in qualche campo di rilievo sociale e culturale. Quest’anno i tre sono il senatore Raffaele Rossi, l’artitista Artemio Giovagnoni e il missionario salesiano laico Armando Catrana. I cittadini di Perugia che conoscono i tre personaggi possono anche comprenderne il motivo e qui, per noi, sarebbe impossibile anche se gradito raccontarne la vita. Di Raffaele Rossi possiamo solo dire che non è stato soltanto un politico e senatore della Repubblica, ma anche uno storico appassionato della città di Perugia e un personaggio ben voluto da tutti per il carattere discreto e cordiale. Di Giovagnoni non possiamo descrivere i meriti riconosciuti per la sua attività didattica e soprattutto per le sue opere di scultura che rimarranno nella storia della nostra città, ultime, a nostra conoscenza, le stupende formelle della porta di bronzo della cattedrale di San Lorenzo realizzata per il grande Giubileo del 2000. Molte delle sue sculture sono di soggetto religioso per il quale ha mostrato di avere una personale sensibilità non solo estetica, ma intima e profonda derivata anche dalla sua formazione salesiana. Al suo attivo ha anche una feconda produzione teatrale in dialetto perugino. Il terzo personaggio è un missionario, molto amato dai perugini soprattutto da coloro che hanno frequentazione con le problematiche del terzo mondo e del Mato Grosso, Armando Catrana. Possiamo dirlo un frutto salesiano ‘geneticamente puro’ nel senso che, nato in corso Garibaldi, ha da subito respirato l’aria dell’oratorio Penna Ricci nella sua fase gloriosa e vi è rimasto legato fino a diventare religioso laico salesiano a 23 anni licenziandosi dall’impiego alla Cassa dii Risparmio. Nel 1968 è stato mandato missionario in Brasile dove ancora opera con successo a beneficio dei giovani di Poxoreo fino all’anno scorso e da quest’anno a Campo Grande, dove sta iniziando una nuova opera sempre nello stile salesiano dell’oratorio e dell’educazione dei giovani. Pensiamo che sarebbe da cogliere questa bella occasione dell’iscrizione dell’albo d’oro della città di Perugia per farsi raccontare da Armando qualche storia di questi decenni nei quali ha vissuto vicende di profonda e sofferta umanità.

AUTORE: Elio Bromuri