Il cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha appena annunciato il nome del nuovo Papa. Si tratta del cardinale Prevost che ha scelto il nome di Leone XIV, collegandosi idealmente a Leone XIII che fu Vescovo di Perugia dal 1846 al 1878.
Robert Francis Prevost cardinale, missionario agostiniano, statunitense, dal 30 gennaio 2023 al 21 aprile 2025 è stato prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l’America Latina. È nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Illinois, Stati Uniti. (Qui la scheda su Wikipedia)
Le sue prime parole nel saluto dalla Loggia delle benedizioni sono state di Pace: “La pace sia con voi! Questa è la pace di Cristo, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, che ci ama tutti e incondizionatamente”.
Il cardinale Gioacchino Pecci (1846-1878) prima di divenire Papa col nome di Leone XIII (1878-1903), ha rinnovato e riorganizzato profondamente ed estesamente le strutture materiali e spirituali della Chiesa perugina, nel delicato trapasso del periodo risorgimentale. Fu lui che, nel 1882, elevò la diocesi a titolo Arcivescovile.
Le prime reazioni dei Vescovi umbri | VIDEO

L’elezione e l’emozione in piazza
Poco dopo le 18 di oggi una esplosione di gioia ha accolto la fumata bianca che annunciava l’avvenuta elezione del nuovo Papa. Le campane, da San Pietro a Roma, alle nostre chiese fino a quelle di tutto il mondo hanno suonato a festa. I 133 cardinali riuniti in Conclave nella Cappella Sistina hanno eletto al quarto scrutinio il 267° successore di Pietro.
Alle ore 18.07 di oggi 8 maggio 2025 il comignolo della Cappella Sistina ha emesso fumogeni bianchi, grazie all’ausilio di una delle due stufe, quella che non contiene le schede bruciate dopo la votazione, ma che è esclusivamente dedicata, grazie ai fumogeni, a “colorare” di bianco il cielo, con quel segnale che i fedeli sono abituati a decifrare, scrutando quello spicchio di orizzonte con il naso all’insù.
Dalla fumata bianca all’annuncio del nome del nuovo Papa dalle labbra del protodiacono, il cardinale Dominique Mamberti, passeranno almeno quarantacinque minuti. La folla che si è già radunata copiosa in piazza san Pietro – 15mila solo stamattina – è dunque destinata ad aumentare, nei prossimi minuti, grazie anche alla presenza dei maxischermi lungo tutta via della Conciliazione.
Eletto nel giorno della Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei
Lo Spirito Santo non si è fatto attendere, ha accolto le incessanti preghiere dei fedeli e ha dato corpo alla speranza di tutto il mondo nell’averci donato al più presto il 267esimo Papa.
Eletto il successore dell’Apostolo Pietro a maggio, nel mese mariano per eccellenza e nel giorno della Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei, il nuovo pontificato nasce sotto il buon auspicio e la protezione della Beata Vergine Maria.
Adesso non ci resta di conoscere il nome del nuovo Papa.
Cosa accade dopo l’elezione e prima dell’annuncio del nome
“Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?” è la domanda che è stata rivolta al nuovo Papa una volta raggiunto il quorum per l’elezione canonicamente valida del nuovo Papa. E, dopo la risposta, l’altra domanda: “Con quale nome vuoi essere chiamato?”. Dopo questa breve cerimonia nella Sistina, avviene la bruciatura delle schede e la fumata, che è bianca se l’accettazione è avvenuta.
Il nuovo Pontefice si reca nella cosiddetta “Stanza delle lacrime” per indossare le vesti papali e torna nella Sistina, dove si svolge un’altra piccola cerimonia con una preghiera, la lettura di un passo del Vangelo tipicamente legato al ministero petrino e una preghiera in cui partecipano il primo dell’Ordine dei diaconi, il primo dell’Ordine dei presbiteri e il primo dell’Ordine dei vescovi.
Successivamente si compie l’atto di ossequio e di obbedienza dei cardinali al nuovo Papa, sempre nella Sistina. Il Pontefice, appena eletto, mentre esce dalla Cappella Sistina dopo l’atto di omaggio dei cardinali per andare alla Loggia, passa attraverso la Cappella Paolina e fa una breve preghiera personale e silenziosa davanti al Santissimo Sacramento, una novità introdotta nello scorso conclave.
Poi riprende il cammino e, dopo l’“Habemus Papam” e l’annuncio del nome da parte del cardinale protodiacono Dominique Mamberti, si affaccia alla Loggia delle Benedizioni per dare alla folla in piazza San Pietro il suo saluto e impartire la prima benedizione “Urbi et Orbi”. In quest’occasione il protodiacono annuncia anche l’indulgenza, come si fa a Pasqua e a Natale.