Abbraccio corale a mons. Goretti

DIOCESI. Verrà tumulata in cattedrale la salma del Vescovo emerito, come desiderava
I funerali di mons. Sergio Goretti nella cattedrale di San Rufino

Domenica 21 ottobre (ore 17) la concelebrazione presieduta dal vescovo Sorrentino presso la cattedrale di San Rufino – proprio alla vigilia della dedicazione della stessa – può ben configurarsi come un corale abbraccio alle spoglie del vescovo emerito Sergio Goretti prima della definitiva tumulazione nella cappellina interna della Madonna del Pianto. Mons. Goretti da tempo aveva avvertito come imminente la morte. E questa fermò il suo cuore malato nelle prime ore di venerdì 22 giugno, festa del Voto, velata di mestizia. La porta dell’abitazione era rimasta chiusa per la consueta consegna dei giornali. Vano ogni allarme ed ogni tentativo. Qualcuno rammenta che già “riposava in pace”. Ancora è tangibile lo smarrimento per la scomparsa di un Pastore abituato a percorrere le strade della diocesi senza arrendersi di fronte alle difficoltà.

Lunedì 25 successivo al decesso, il feretro venne deposto nel cimitero di Assisi presso la cappella del Pontificio seminario regionale. Una meta provvisoria. Mons. Goretti nel testamento olografo (4 agosto 2010) aveva espresso il desiderio di essere tumulato in cattedrale, nominando don Cesare Provenzi (parroco di S. Rufino e responsabile foraneo del vicariato di Assisi) suo esecutore testamentario. Una verifica promossa dal vescovo Sorrentino e supportata dal Capitolo dei canonici guidato da don Giuseppe Biselli, nel rispetto della disposizione enunciata, individuava come sito idoneo per la sepoltura la cappellina della Madonna del Pianto che accoglie da anni mons. Giuseppe Placido Nicolini. Lavori di sistemazione muraria e adattamento sono stati realizzati nella citata cappellina in spirito di volontariato dalla ditta di Giancarlo Becchetti su progetto dell’ing. Claudio Menichelli. Resta ancora da commissionare una lapide in bronzo che dovrebbe raffigurare il vescovo Goretti sullo sfondo di tre riferimenti significativi del suo “servizio”: il primo incontro con Giovanni Paolo II, la devastazione e la sofferenza causate dal terremoto del 1997, l’Istituto Serafico considerato cattedra spirituale.

È stato stabilito che la traslazione della salma dal cimitero di Assisi alla cattedrale di S. Rufino avvenga in forma strettamente privata. Si attendono invece per la celebrazione – accompagnata dalla Cappella musicale di San Rufino – sacerdoti, religiosi e fedeli. Annunciata la partecipazione della sorella Silvana con il figlio Alessandro e la figlia Stefania. Chi oggi percorre a notte inoltrata via Dono Doni sollevando lo sguardo verso la canonica non scorge più la finestra illuminata del vescovo Goretti. Pregava o meditava o leggeva aggiornandosi in quel suo studio avvolto spesso dal fumo di una sigaretta.

AUTORE: Francesco Frascarelli