Mi scrive Silvana Frattegiani, da Migiana di Corciano. Una bella lettera, privata, ma i suoi contenuti riguardano esclusivamente questa pallida abat jour: Mi perdonerà se Le rispondo da queste colonne.Certo, quando gli arriva una lettera firmata Frattegiani, gente come me entra in agitazione; quando poi scopre che quella lettera viene davvero da un familiare di quel grandissimo maestro che fu Bruno Frattegiani, prete e vescovo della Chiesa di Dio, allora un paio di extra/sistole non gliele leva nessuno. Non l’ho mai conosciuto, ma è stato lui, don Bruno, con i suoi scritti, a farmi scoprire il volto umano della Bibbia, a me che leggevo (poco e male) il Libro Sacro come un feticcio legnoso: al Laterano l’usavano quasi solo come controprova delle tesi di san Tommaso. L’antropologia biblica, liberata dall’involucro storico/culturale: che boccata d’aria pura! Forse anche perché è all’oscuro di questa mia devozione al suo grande zio, Silvana Frattegiani, utilizzando con maestria il metodo “blandisci e punzecchia” , mi rifila un “liscio e busso” coi controfiocchi. Efficacissimo. Da una parte le piace quello che scrivo, e coglie tra le mie carabattole “pensieri e parole di rara bellezza”, dall’altra mi sente “saccente e ingiusto”, e condizionato da “attacchi di acredine”: quando verbigrazia attribuisco a Berlusconi (fatica improba!) “più difetti di quelli che ha”, e quando tento di ridicolizzare Alda D’Eusanio e Maria De Filippi. Touché! Nelle mie intenzioni dovevano essere provocazioni sacrosante. Silvana dice: no, è acredine. E non è la sola a dirlo. Chiedo venia. Ma chiedo anche l’ammissione di un’ipotesi alternativa. Questa: e se invece che acredine fosse solo attrito? Sì, attrito, quell’attrito al cui rischio tutti noi cristiani veniamo inesorabilmente esposti, impegnati come siamo ad essere nel mondo senza essere del mondo. Personalmente questo attrito io l’avverto soprattutto là dove la nobile grandezza del messaggio evangelico, che t’impegna a tenere sempre altissima la mira e contemporaneamente ad accettare senza riserve quel poco che sei riuscito a combinare, impatta non con la cattiveria umana, ma con la superficialità allegra e la greve banalità del mondo moderno, almeno così come lo presentano i mass media. Ipotesi assurda? Bacio la mano, donna Silvana.