Al via i restauri del borgo castellano di San Gregorio

E' stato acquistato dal Comune di Assisi nel settembre dello scorso anno

Finalmente si è giunti al primo traguardo. A breve scadenza (si parla addirittura di giorni) si darà inizio al ripristino integrale e al restauro del castello (o meglio ancora per evitare confusioni) del borgo castellano di S. Gregorio, insediamento di origine medievale munito di cinque torri con unica porta d’accesso orientata verso i colli perugini. Il progetto esecutivo è stato redatto da Camilla Barbero, Maurizio Busti e Claudio Menichelli. Le procedure per l’aggiudicazione dell’appalto si sono già concluse. E allora, se non sopravviene qualche improvviso malaugurato intralcio, si possono avviare i lavori. L’iter burocratico si è rivelato piuttosto spedito. Il Comune di Assisi ha acquistato il complesso castellano nel settembre dello scorso anno, in virtù di un finanziamento regionale, perseguendo lo scopo di un recupero strutturale e al contempo il fine di un ampliamento delle possibilità abitative attraverso la costruzione all’interno della cinta muraria di otto appartamenti (edilizia convenzionata) e di spazi polifunzionali. Infonde pena e sconforto questa vasta compagine monumentale, pur superba alla vista, ma con le evidenti ingiurie subite dal tempo, comprese le recenti frustate sismiche. Non sarà più così per questo luogo ricco di una storia contrassegnata da incursioni e assalti, dominazioni e prepotenze, da vicende e intrecci di vita quotidiana. Molto delicata si prospetta l’opera di recupero, in quanto tenuta a rispettare le peculiarità di un borgo sviluppatosi con il concorso di varie stratificazioni, caratterizzato da tortuosità, strettoie, gradinate ed archi. Nella parte più alta sorge la chiesa, attigua ad una Casa di accoglienza per giovani (Oasi di S. Gregorio), funzionante dal marzo 2000: ristrutturazioni concretizzatesi con i fondi del terremoto, le sovvenzioni del Giubileo e il contributo della Conferenza episcopale italiana. Abita accanto la famiglia Maitini, unici residenti stabili per il momento: Gianna castellana e sagrestana.Il parroco di Torchiagina e di S. Gregorio don Cesare Provenzi, costretto a conciliare l’incarico con l’impegno di sagrestano del vescovo, vuole caparbiamente che il borgo castellano torni a pulsare e già si impegna ad organizzare incontri, convegni, mostre, concerti; in occasione della Messa domenicale sensibilizza i fedeli della piccola frazione di S. Gregorio: un villaggio di case sparse e campi coltivati abitato, nei dintorni del borgo castellano, da 27 famiglie per un totale di 132 anime. Proprio il ripopolamento e la rivitalizzazione di tale borgo costituisce per lui e per la sua gente un obiettivo ormai irrinunciabile. L’attesa coinvolge gli amanti della storia, dell’arte, dell’ambiente. Quanto tempo occorrerà per raggiungere il traguardo finale?

AUTORE: Francesco Frascarelli