Al via il 14° carico per la Georgia

Il 16 febbraio è partito per Tbilisi un container, sigillato di persona dall’Arcivescovo, contenente 23 tonnellate di alimenti raccolti tra Avvento e san Ponziano

Un nuovo container di generi alimentari è partito martedì 16 febbraio per la Georgia, diretto alla Caritas di quel Paese, alle oltre 600 persone che ogni giorno vanno alla mensa dei poveri. È il 14° carico di alimenti che Spoleto invia a Tbilisi dal 2003. È il frutto della generosità che la gente delle parrocchie dell’archidiocesi ha manifestato nel periodo di Avvento e fino alla festa di S. Ponziano. È la risposta concreta di coloro che si mettono alla sequela di Cristo, di quelli che abbandonano il proprio Dna “solo umano” per trapiantarvi quello del Figlio di Dio. In totale andranno alla Caritas Georgia 23 tonnellate di cibo, così suddivise: 16 di pasta, 2 di legumi in scatola, una di zucchero. Poi, 600 kg di farina, 900 di pomodori in scatola, 400 di riso, 260 di tonno, 270 di biscotti, 300 di alimenti per bambini, 160 di dolci. Ancora, carne in scatola, olio, sale e caffè. Quel pacco di pasta o di riso che i fedeli hanno consegnato nelle loro chiese parrocchiali è stato un piccolo gesto simbolico nel quale è racchiuso il limite e la miseria dell’uomo, ma soprattutto la volontà di camminare con Gesù, di fidarsi di lui, di pensare a coloro che vivono nella sofferenza. “L’invio di questo nuovo container – afferma don Vito Stramaccia, direttore della Caritas diocesana – ci dimostra come sia possibile attraverso i nostri digiuni aiutare chi è nella fame. Le comunità parrocchiali della nostra diocesi, insieme ai preti, si coinvolgono molto in questa grande raccolta di alimenti. I parroci che andarono in Armenia per gli esercizi spirituali nel 2003, ritornando, hanno dato vita a questa iniziativa, che poi si è propagata in tutta la nostra Chiesa. I poveri ci insegnano sempre a darci da fare. Ci ricordano che non di solo pane vive l’uomo; che c’è un tempo per mangiare e uno per il digiuno. Il Vangelo ci invita a saper governare i nostri appetiti. Nel nostro mondo pieno di cibo i giovani soffrono di anoressia e bulimia. E tanti di noi hanno le analisi sballate a seguito delle cattive alimentazioni ipercaloriche. Quanto cibo viene buttato! L’avanzo di cibo dei nostri Stati del nord del mondo basterebbe per soddisfare la fame degli Stati più poveri, tra cui la Georgia”. Il container è stato sigillato dall’arcivescovo Boccardo e riempito dai giovani della diocesi e dai ragazzi del Centro di solidarietà “Don Guerrino Rota” di Spoleto. Hanno assistito al carico anche i bambini della scuola elementare XX Settembre, i quali hanno portato degli alimenti che hanno messo da parte durante il periodo di Natale.

AUTORE: Francesco Carlini