All’Istituto Serafico il 6 luglio una ‘Giornata in amicizia’

Festa nel parco con Valentina Locchi e Stefano Masciarelli

Sabato 6 luglio l’Istituto Serafico celebrerà la ‘Giornata in amicizia’. All’ingresso del parco i giovani ospiti, il vescovo Sergio Goretti, il vicario diocesano mons. Orlando Gori, le suore, il presidente Guido Iacono, il direttore Gino Brunozzi, gli altri responsabili e il personale impegnato nei vari settori, daranno il benvenuto a cittadini e sostenitori. Il programma prevede una visita guidata all’Istituto, l’incontro ufficiale con i benefattori, l’apertura di stands, l’estrazione di premi donati da sponsor, un intrattenimento musicale curato dai giovani: madrina della serata Valentina Locchi che nella trasmissione televisiva ‘Sarabanda’ ha dimostrato grinta e talento, una giovane dai modi aperti e semplici, minimamente scalfiti dal successo. Parteciperà il noto comico Stefano Masciarelli; musiche, canzoni e battute risuoneranno nella spiaggia di Pinarella di Cervia dove i giovani trascorreranno una vacanza estiva nella seconda metà di luglio. Giova a questo punto ricordare che l’Istituto Serafico è un Ente civilmente riconosciuto, sotto la giurisdizione del vescovo di Assisi, cui spetta la nomina del Consiglio di amministrazione. Al di là di tale annotazione burocratica, interessa soprattutto sottolineare che lo stesso rappresenta un Centro riabilitativo dotato di attrezzature all’avanguardia, personalizzate anche alla cura specifica dei soggetti ospitati. E’ questo un dato rilevante, ma cosa rappresenterebbe la funzionalità delle attrezzature senza la dedizione del personale? Educatori, operatori, sanitari ed esperti, assistenti sociali, addetti vari, volontari, le suore appartenenti alla congregazione delle Elisabettine di Padova offrono un supporto affettivo insostituibile sacrificando anche aspetti ed esigenze della propria vita. L’affetto si coniuga poi alla professionalità richiesta nell’applicazione delle terapie proiettate a garantire, per quanto possibile, l’autonomia e l’orientamento dei soggetti, la loro comunicazione vocale, la consapevolezza gestuale, l’educazione scolastica, l’apprendimento di un lavoro, lo stimolo al gioco, la stabilità psicologica, l’inserimento sociale. L’ultima innovazione introdotta è l’ippoterapia che, per la gestione ed il controllo del cavallo, consente sollecitazioni fisiche ed emotive. Costituiscono un modello educativo originale ed efficiente le due case-famiglia allestite nell’area sottostante l’usuale sede: una dedicata a padre Giovanni Principe, fondatore del Serafico, ed un’altra dedicata alla beata Elisabetta Vendramini, fondatrice della citata benemerita Congregazione di suore. Ogni casa-famiglia accoglie più nuclei di giovani che sperimentano una vita normale, avvalendosi di un’autonomia che trova sostegno in studiati accorgimenti. Un apposito spazio è riservato ai genitori che hanno la possibilità di fare esperienza con i propri figli. L’impegno del personale è risultato tanto più gravoso in quanto condizionato dal sisma del ’97 che obbligò ad abbandonare la tradizionale struttura per un luogo più sicuro e successivamente ad ulteriore trasferimento presso un villaggio prefabbricato provvidenzialmente donato dall’Eni, montato nel parco dello stesso Istituto; soluzione di emergenza in seguito alla quale tuttavia non sono venuti meno i servizi. Sembra opportuno riportare ora, a dimostrazione di quanto detto, un brano scritto da Alessandro, studente universitario iscritto alla Facoltà di Lettere e Filosofia: ‘Al Serafico devo molto. Mi ha permesso di essere quello che sono. Mi ha aiutato a crescere e a sentirmi sicuro. Qui sono stato messo in condizione di fare tante cose e di vivere pienamente la mia vita. La mia stessa voglia di autonomia, di libertà di scegliere, di vivere una vita piena è il frutto di un lungo percorso di assistenza, di riabilitazione, di cure e di sicurezza psicologica che il Serafico ha saputo darmi. E quando dico il Serafico non penso alle mura, ma alle persone in carne ed ossa, a responsabili, all’équipe, agli operatori, ai volontari, che hanno dato l’anima per me e per i miei compagni’. Il rientro, almeno parziale, nell’edificio ristrutturato con criteri antisismici è previsto per l’autunno. I lavori di ripristino sono stati finanziati dallo Stato, ma sull’Ente preposto pesano gravami finanziari notevoli per migliorìe, ampliamenti, arredi ed attrezzature ancora più moderne ed aggiornate. Si comprende come anche una elargizione modesta costituisca un piccolo utilissimo tesoro. Esistono varie vie della solidarietà: anche quella di aiutare il Serafico.

AUTORE: Francesco Frascarelli