Andiamo e predichiamo il vangelo a tutte le genti

Domenica 5 giugno si celebra la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Il tema sarà: “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”

L’arcivescovo Riccardo Boccardo ha scritto per La Voce, a pagina 11, una bella riflessione sul significato della Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali e un commento all’impegnativo messaggio di Benedetto XVI che ha per tema: “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”.

Qui ci limitiamo a segnalare alcuni aspetti particolari perché l’iniziativa sia assunta con responsabilità e coraggio da fedeli e pastori a livello di preghiera e di presa di coscienza. Oggi siamo tutti, nel bene e nel male, immersi costantemente nei mass media, tv, radio, dischi, internet, cellulari, cinema. Quello tra i mezzi che è rimasto un po’ indietro è la carta stampata, giornali, settimanali, periodici, riviste e libri, anche se hanno fatto progressi nella stampa, nello stile e nella facilità di lettura. Perché? La ragione semplice è che è più fatica leggere che guardare o asoltare. L’altra è che la moda porta ad andare incontro a ciò che è nuovo rispetto a ciò che è vecchio. Qualcuno ha anche ipotizzato la morte della carta stampata. C’è però molto inganno e superficialità in queste previsioni.

La lettura rimarrà sempre la prima e la base di ogni comunicazione, la più sicura e quella che garantisce la maggiore serietà e affidabilità di notizie e la capacità di offrire motivazioni, riflessioni, approfondimenti e chiarimenti. Se vi è da fare una certa pressione, pertanto, anche in questa occasione è proprio a favore della stampa cattolica, in primo luogo La Voce che si avvia a compiere il sessantesimo anno di vita (2013).

In concreto nelle parrocchie e in tutte le chiese, nel giorno dell’Ascensione, sarà ricordato il dovere di riflettere, pregare e destinare le offerte per le iniziative diocesane delle Comunicazioni sociali.

Storia della Giornata

L’idea di dedicare una giornata a livello mondiale alle comunicazioni sociali nel nostro tempo è legata al Concilio Vaticano II, che ha emanato un decreto, intitolato Inter mirifica, (Tra le meraviglie) approvato il 4 dicembre 1963 insieme alla Costituzione sulla Liturgia, Sacrosanctum concilium. In esso si tratta delle “meravigliose invenzioni tecniche” che offrono “nuove possibilità di comunicare con massima facilità ogni sorta di notizie, idee e insegnamenti”. I documenti successivi della Chiesa in questa materia affrontano anche la nuova frontiera del digitale con la sua vasta e incommensurabile rete di connessioni possibili. Nei tempi lunghi della storia della Chiesa è stata costante l’attenzione alla comunicazione di massa oltre che alla testimonianza cristiana e all’annuncio da persona a persona. La parola del Signore: “Andate e predicate il vangelo a tutte le genti” e l’altra espressione: “Ciò che vi dico all’orecchio gridatelo sui tetti” (Mt 28,18 e 10,27) hanno una chiara indicazione che pastori, apostoli e missionari hanno accolto e realizzato con coraggio e fantasia in tutti i tempi e con tutti i mezzi messi a disposizione della tecnica allora conosciuta.

AUTORE: Elio Bromuri