Ascoltare le “grida” degli “ultimi” della nostra società

Caritas di Bastia Umbra

Giovani con tanta voglia di impegnarsi per aiutare persone che si trovano in difficoltà che vivono in situazioni precarie e disagiate. Stiamo parlando proprio dei giovani della carità, appartenenti al gruppo della Caritas della parrocchia di Bastia Umbra. Sono dei giovani che hanno deciso di mettere a disposizione parte del loro tempo per ascoltare “le grida” di quegli esseri umani che il più delle volte sono considerati gli “ultimi” della società. Abbiamo sentito una delle ragazze, Cristina, che in questa circostanza si è fatta portavoce del gruppo. Cristina, quali sono gli intenti che vi proponete?”Il nostro intento principale è quello d’aiutare a far opere di carità, a sensibilizzare e animare tutta la comunità, coinvolgendo in particolare i giovani a far parte di questo nostro gruppo. Negli incontri settimanali che noi facciamo di mercoledì sera nelle sale parrocchiali, oltre che programmare le varie iniziative, facciamo dei piccoli lavori, ora stiamo sistemando dei vestiti che abbiamo raccolto grazie alla solidarietà delle persone di Bastia. Gli abiti verranno inviati in Perù e in Tanzania, ma ne saranno necessari anche per fronteggiare le emergenze locali. Come tutti gli operatori pastorali, sentiamo l’esigenza di una preparazione e formazione spirituale, infatti noi prendiamo parte agli incontri mensili di pastorale giovanile, la Lectio Divina, organizzati dalla nostra diocesi”. Quali iniziative avete in programma?”Abbiamo già iniziato dalla festività dei Santi a raccogliere del denaro per poter acquistare una jeep per Vittorio, il diacono della parrocchia di Macate, in Perù. L’acquisto di questa jeep permetterebbe di raggiungere più rapidamente i vari caserios, i gruppi di case situati ad una notevole distanza tra loro. Le strade sono piccole e strette e non percorribili facilmente. Questa iniziativa la porteremo avanti per tutto l’anno pastorale. Stiamo preparando con la diocesi dei container per inviarli nelle missioni di Kasumo, con diverso materiale, sia di generi alimentari, sia d’altri accessori da utilizzare per le attività che propongono le missionarie. Ci stiamo già preparando per il 22 dicembre, la giornata del Pacco Dono. Quest’anno, abbiamo pensato di andare personalmente in alcune zone di Bastia, soprattutto quelle di recente costituzione, per invitare le persone a prenderne parte, spiegando loro l’importanza dell’iniziativa”. Come gruppo, quale messaggio avete intenzione di fare alla comunità di Bastia?”Noi ci rendiamo conto che facciamo delle attività semplici e concrete, ma necessarie per il lavoro dei missionari e degli operatori della carità. A questo proposito invitiamo le persone a “regalare” parte del loro tempo a coloro che hanno bisogno d’essere accolti amorevolmente. Se qualcuno sentisse il desiderio d’impegnarsi, può rivolgersi alla Caritas e agli operatori, sapranno coinvolgerli e mettere a frutto il talento d’ognuno”.

AUTORE: Ombretta Sonno