Benedetta dal Papa la prima pietra La chiesa sorgerà a Campomicciolo

L'inizio dei lavori è previsto per la primavera del 2004

E’ stata benedetta dal Santo Padre nel corso dell’udienza del 5 novembre in piazza S.Pietro, che ha visto la diocesi di Terni Narni Amelia ampiamente rappresentata, la prima pietra della nuova chiesa parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria a Campomicciolo. Una pietra che sarà posta a ricordo dell’evento e anche quale testimonianza dell’impegno e della volontà dell’intera comunità parrocchiale per la realizzazione di quest’opera, attraverso la raccolta di fondi richiesti alla stessa parrocchia e con il coinvolgimento dell’intero quartiere. Secondo quanto previsto dall’ufficio tecnico della diocesi nella primavera del 2004 il cantiere, con ogni probabilità, potrà essere aperto e si potrà dare inizio ai lavori. Per ora si attende, a breve scadenza, l’approvazione definitiva da parte della commissione edilizia di culto della Cei del progetto architettonico a cui farà seguito la realizzazione del progetto esecutivo. L’approvazione di quest’ultimo consentirà l’erogazione definitiva del contributo della Cei devoluto dall’otto per mille, mentre la diocesi e la parrocchia s’impegnano per la copertura economica della parte restante e a garantire la conclusione dei lavori. La nuova chiesa che sorgerà nel quartiere di Campomicciolo, in una zona in forte espansione abitativa, è stata progettata dall’arch. Luca Tordelli. La struttura moderna in mattoni, pur essendo un ‘unicum architettonico’, si articola su più volumi che identificano le varie funzioni parrocchiali e liturgiche, è caratterizzata da un volume centrale semicircolare con andamento ascensionale che identifica l’aula sacra, preceduta da un portico con andamento leggermente obliquo, il corpo cilindrico, fulcro del complesso, il luogo del Santissimo. Strettamente connessa ad esso è la cappella feriale, situata in asse con l’ingresso ed il presbiterio ma opposta ad esso. I volumi affiancati all’aula sacra corrispondono alla casa canonica, al salone e alle aule per il ministero pastorale. Il progetto prevede anche la sistemazione dell’area circostante con un ampio sagrato, una zona riservata al parcheggio e a verde attrezzato. Essa è stata volutamente concepita come zona di pertinenza per le attività complementari del Centro parrocchiale, qualificata come area di rispetto a salvaguardia dell’aula sacra. Tutta la nuova costruzione si presenta come un oggetto compatto che assolve adeguatamente alle funzioni liturgiche e parrocchiali e contemporaneamente realizza una ‘monumentalità’ riconoscibile propria di un edificio religioso sfruttando il pieno di una muratura in laterizio e cemento a facciavista. La costruzione è scandita all’interno da risalti della muratura e ritmiche vetrate, è segnata in alto da un complesso reticolo di travi in acciaio e dalla concavità dell’abside traslucida sul fondo. La nuova chiesa s’inserisce nell’evolversi dell’assetto urbano della zona per assolvere pienamente la sua funzione aggregativa e di culto in un quartiere che negli anni si è modificato sia strutturalmente che socialmente.

AUTORE: Elisabetta Lomoro