‘Cari amici, vi vedo e vi sento molto bene!’

La diocesi ha incontrato per la seconda volta Papa Benedetto XVI. Quattromila i pellegrini che si sono recati a Roma il 7 novembre

Una piazza San Pietro tutta colorata dalle migliaia di cappelli arancioni e dalle bandiere bianche e blu dei quattromila pellegrini diocesani, soprattutto ragazze e ragazzi, studenti della scuole e dei gruppi parrocchiali, che numerosi hanno partecipatp all’udienza con Benedetto XVI. A due anni dal primo incontro con il nuovo Papa, la diocesi è tornata pellegrina a San Pietro, per condividere, unita, un importante momento di comunione con la Chiesa universale. ‘C’è bisogno di creare maggiore coesione, per sentirsi meno soli e più uniti, anche come territorio – ha detto il Vescovo -. È significativo, infatti, che tutte le città si ritrovino insieme, al di là delle differenze culturali o politiche, per manifestare i valori della pace, del dialogo, dell’incontro, perché il mondo ha ancora bisogno di quel messaggio di solidarietà che viene dall’Umbria’. Il Pontefice, a sua volta, ha avuto parole di vivissimo riconoscimento per la grande folla di ternani presenti: ‘La diocesi di Terni, Narni, Amelia si vede e si sente molto bene’ sono state le sue parole fuori programma nel saluto ufficiale ai pellegrini presenti. ‘Cari amici ‘ ha detto il Papa nel suo intervento -, seguendo il cammino pastorale della vostra comunità diocesana, riscoprite sempre più l’importanza della liturgia eucaristica, cuore della domenica, e culmine e fonte della vita della Chiesa. Il mistero eucaristico vi introduca ad un rinnovato ascolto della Parola di Dio e vi orienti ad intraprendere con maggiore audacia la via della carità vissuta’. Parole che hanno seguito la catechesi su san Girolamo, dottore della Chiesa che svolse un’intensa attività di revisione e traduzione di molti testi biblici, che difese la fede opponendosi vigorosamente a varie eresie, esortò i monaci alla perfezione, insegnò la cultura classica e cristiana a giovani allievi; accolse con animo pastorale i pellegrini che visitavano la Terra Santa. Ma soprattutto Girolamo insegna ad amare la parola di Dio nella Sacra Scrittura. Al termine dell’udienza, al Santo Padre è stato donato il trittico in argento sbalzato e bronzo dorato, appositamente realizzato dallo scultore Paolo Borghi, che racchiude le tre rappresentazioni dell’eucaristia, della Parola di Dio e della carità cuore della Chiesa, nell’iconografia di tre brani del Vangelo: quello dei discepoli di Emmaus, del Buon Samaritano e del Padre nostro. Temi che sono stati al centro della riflessione e dell’impegno pastorale di questi anni, a cominciare dalla prima lettera pastorale del vescovo L’eucarestia salva il mondo, per passare a La Bibbia ridona il cuore e all’ultima prospettiva, quella della carità, contenuta nella lettera La via dell’amore, che hanno segnato le tappe di un unico cammino sinodale. Ed infine, accompagnato da monsignor Paglia e dal vescovo emerito Franco Gualdrini, il Papa ha salutato il sindaco di Terni Paolo Raffaelli, gli amministratori dei comuni di Amelia e Alviano, il vicario generale mons. Antonio Maniero e mons. Giorgio Brodoloni, vicario episcopale per la pastorale. Salutando Benedetto XVI, il sindaco Raffaelli gli ha rivolto l’invito formale a visitare la nostra città. ‘Terni, una grande, bella città industriale, che conosco ed amo’ ha risposto Papa Ratzinger all’invito.

AUTORE: Elisabetta Lomoro