Catechisti: come rispondere alle domande difficili

DIOCESI. Formazione per catechisti. Il tema affrontato nel primo incontro, a cura di un esperto sacerdote ravennate
Don Rosino Gabbiadini all’incontro dei catechisti
Don Rosino Gabbiadini all’incontro dei catechisti

È stato don Rosino Gabbiadini, parroco di San Vitale (Ravenna) e docente di Pedagogia della religione e didattica all’Istituto superiore di scienze religiose di Forlì, ad animare il primo incontro del 2014 per i catechisti della diocesi. Venerdì scorso presso le sale parrocchiali degli Zoccolanti si è parlato di “Come rispondere alle domande difficili dei bambini”, tema di grande importanza nel più ampio spazio della crescita e dell’educazione alla fede dei giovani.

Nel suo saluto iniziale il vescovo mons. Domenico Cancian ha sottolineato la necessità di rispondere in modo adeguato alle domande dei bambini, invitando a svolgere bene il servizio di catechisti all’interno della Chiesa.

“Più che alle domande che ci pongono direttamente – ha detto don Rosino – noi come educatori, catechisti o parroci dobbiamo fornire ai nostri ragazzi gli strumenti per rispondere a quegli interrogativi che si tengono dentro, che maturano dentro di loro e non esternano, o a quelle domande che si porranno da adulti. Con la parola e con l’esempio possiamo trasmettere loro il desiderio di incontrare Gesù. I bambini e gli adolescenti hanno bisogno di trovare qualcuno che dia alle loro innumerevoli domande, talvolta anche stravaganti, risposte ragionevoli; qualcuno che favorisca il loro cammino di maturazione e di fede. La ragionevolezza di queste risposte non deriva dalla conoscenza razionale ma dalla Rivelazione, che allo stesso tempo non è in contrasto con la nostra ragione”.

Quello che c’è dentro gli interrogativi dei bambini, ha continuato Gabbiadini, è “fammi fare esperienza di Dio”: domande di senso, non di curiosità, “e se noi offriamo solo conoscenza, i ragazzi non incontreranno Gesù. È necessario suscitare emozioni perché resti forte in loro il desiderio di incontrare il Signore. Sono, quindi, la parola e l’esempio del catechista che è Chiesa a far fare quell’esperienza di fede che li accompagnerà nel loro futuro di adulti cristiani”.

Don Rosino propone attraverso la figura di Zaccheo uno strumento di dialogo con i bimbi e gli adolescenti che frequentano il catechismo: un percorso che, dalla lettura del testo alla riflessione su di esso e sul personaggio, alimenta il desiderio di Gesù e porta all’incontro pieno con Lui.

A fine serata il relatore ha illustrato un’indagine che sta portando avanti in collaborazione con l’Università di Bologna per cercare di riportare a livello accademico la riflessione sulla fede. I risultati di questo studio verranno illustrati in un convegno nazionale e pubblicati dallo stesso ateneo.

Il prossimo appuntamento per i catechisti della diocesi, organizzato insieme all’Ufficio liturgico e all’ufficio per la pastorale familiare, è fissato per il 16 febbraio. Interverrà sul tema del sacramento del battesimo il prof. Giorgio Bonaccorso.

AUTORE: Sabina Ronconi