Cinque secoli di stupore

Si chiudono e celebrazioni per il 5'centenario della Consolazione a Todi. Le iniziative spirituali e culturali realizzate

Lunedì 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, si chiudono i festeggiamenti del V centenario del tempio di Santa Maria della Consolazione a Todi. Alle ore 17.30 il vescovo mons. Scanavino presiederà una solenne messa dinanzi all’immagine della Madonna di Lourdes, dono dell’Unitalsi diocesana, che lo sta accompagnando nella sua visita pastorale alle parrocchie, iniziata sabato 29 novembre. La messa sarà animata, sotto la direzione del maestro don Mario Venturi, dai cori di Avigliano Umbro, Castel dell’Aquila, Melezzole e Todi. Al termine della celebrazione ci sarà un concerto di organo e poi un particolare spettacolo pirotecnico. Circa tre mesi fa, l’8 settembre, giorno della Natività di Maria e festa del Tempio, sempre per celebrare questi cinquecento anni di storia, si è avuta la presenza del cardinale Ennio Antonelli, originario di queste terre. Molte anche le iniziative culturali realizzate. Da settembre 2007 fino al 6 gennaio 2008 è stata allestita la mostra ‘Da progetto di fede a cantiere rinascimentale’ dedicata alla chiesa della Consolazione. È stata poi pubblicata una guida; inoltre, anche la facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi di Perugia ha voluto dare il suo particolare contributo. Così, nel corso del master universitario di II livello ‘Miglioramento sismico, restauro e consolidamento del costruito storico e monumentale’, il prof. Mariani illustra gli interventi effettuati sul monumento. La chiesa della Consolazione, definita ‘stupore dell’arte’, nasce dalla fede con l’intento di trasmettere, attraverso la grandezza del genio umano, la stessa fede in Cristo che le sue pietre proclamano. E la prima pietra di questo edificio – che sorgeva per accogliere una piccola edicola sacra – fu posta nel 1508, mentre nel 1607 fu collocata la croce sulla sommità della cupola a completamento dell’opera: 500 anni dalla fondazione, dunque, 401 dal compimento, 99 anni per la costruzione di un ‘piccolo’ omaggio alla Vergine Maria. Una delle opere più rappresentative dell’architettura rinascimentale italiana, che la tradizione attribuisce ad un originario disegno del Bramante. Presso gli anziani si narrano anche simpatiche leggende intorno alla sua costruzione: quella del ‘passamano’ con le pietre, fatto dai todini dalla cava presso il Naia fino al sito della erigenda chiesa; quella del drago di Pontecuti ucciso da valorosi cavalieri todini che offrirono poi alla Vergine come trofeo una costola del mostro che ancora si può vedere in sagrestia; e altre storie ancora’ Segno di un edificio che è più di una semplice costruzione; segno di una devozione che esprime mirabilmente il legame tra fede e ragione, devozione e genio architettonico, liturgia e arte.

AUTORE: Michela Massaro