Clima preoccupante per l’arresto di Goracci

POLITICA. Insieme all’ex sindaco di Gubbio incriminate per associazione a delinquere altre persone

Dopo la neve, una tempesta politico-giudiziaria ha colpito Gubbio. Arrestate nove persone, tra cui l’ex sindaco Orfeo Goracci (Prc), attuale vice presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, e Maria Cristina Ercoli, già assessore al Bilancio, altri componenti della giunta Goracci ed anche qualche consigliere comunale in carica. In sostanza, secondo la Procura perugina, l’ex sindaco sarebbe stato a capo di una presunta associazione a delinquere per favorire una serie di assunzioni, stabilizzazione di precari e avanzamenti di carriera. La custodia cautelare in carcere per 5 dei nove accusati (quattro sono agli arresti domiciliari) sarebbe stata adottata, con il divieto di parlare con i propri legali, perché ci sarebbe il rischio di inquinamento delle prove. L’inchiesta, nata qualche mese fa e che aveva portato all’invio a Goracci di un’informazione di garanzia con l’accusa di abuso d’ufficio, era scaturita da una serie di denunce alla magistratura per alcuni provvedimenti adottati dalla precedente Giunta. Dalle carte dell’inchiesta pare emergere una sorta di gruppo di potere – che sarebbe stato guidato dall’ex sindaco – che avrebbe pesantemente influenzato la vita amministrativa della città. Un ruolo nell’inchiesta – nel senso che ha riferito ai magistrati il clima “pesante” che avrebbe condizionato la sua attività – l’ha avuto anche l’attuale sindaco Diego Guerrini, che ha estromesso dalla giunta Maria Cristina Ercoli. Quanto avvenuto rischia di mettere in crisi la stabilità della coalizione di centrosinistra a livello regionale. È vero che il Prc ha seccamente preso le distanze da Goracci, che si era autosospeso dal partito ma non si era dimesso dall’incarico in Consiglio regionale. Il partito ne aveva chiesto, invece, le dimissioni, sin da novembre, tra qualche polemica. Ora il Prc si ritiene “parte lesa” e ha chiesto la sospensione del suo incarico in seno all’assemblea di palazzo Cesaroni. L’Idv ha subito sospeso il consigliere comunale arrestato. C’è grande imbarazzo negli ambienti del centrosinistra. La presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha sottolineato come “gli arresti suscitino una diffusa preoccupazione in noi e nell’opinione pubblica regionale”. Il centrodestra esulta, se si può dire così. Si parla di fine della presunta “superiorità morale della sinistra”. Gianluca Cirignoni, consigliere regionale della Lega nord, parla apertamente di “piovra rossa”.

AUTORE: Emilio Querini