Come sta l’editoria umbra

Il punto in occasione dei 40 anni di Radio Subasio. Per il Corecom, anche le radio vanno inserite nel progetto di legge regionale di sostegno all’editoria, del quale si discute da inizio anno. Qualcosa si sta muovendo

radioSabato 14 maggio, Radio Subasio compie 40 anni. Fu fondata nel 1976 da Mario Settimi, spinto dal figlio Marco. Un traguardo, quello raggiunto dall’emittente di Viole di Assisi, se vogliamo, in controtendenza rispetto alla situazione del settore dell’informazione nella nostra regione.
Infatti, come spiegato dalla presidente del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni), Gabriella Mecucci, “l’editoria non sta vivendo un momento d’oro, sia che si parli di quotidiani, sia di radio. Ciò è dovuto al grande mutamento in corso nel settore della comunicazione.
L’avvento di internet può essere paragonabile alla rivoluzione di Gutenberg, che introdusse la stampa a caratteri mobili: è ormai innegabile che, nel nostro campo, il Web sia lo strumento del futuro. Pertanto, le nuove tecnologie meritano di essere osservate attentamente e adeguatamente sviluppate. A tutto questo, va necessariamente aggiunta la crisi economica che si sta abbattendo sull’Italia, sull’Europa e nel mondo e che colpisce ogni settore.
Tornando alla nostra regione, per quanto riguarda la carta stampata, il periodo è difficile e complesso; mentre le radio, attualmente, hanno minori difficoltà. Questo avviene – spiega Mecucci – perché le emittenti radiofoniche hanno maggior capacità reattiva e una flessibilità superiore rispetto agli altri mezzi di comunicazione”.
Nonostante la situazione non troppo drammatica, la presidente del Corecom, ritiene che anche le radio vadano necessariamente inserite nel progetto di legge regionale di sostegno all’editoria, del quale si sta discutendo fin da inizio anno. Viste le gravi problematiche che hanno portato alla definitiva chiusura del Giornale dell’Umbria, la Regione ha compreso che era il momento di sedersi intorno a un tavolo per cercare di risollevare un settore in crisi.
E così il 27 gennaio scorso, per la prima volta, si è tenuta l’audizione in Commissione, presieduta dal consigliere regionale Andrea Smacchi, alla quale hanno partecipato il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, Roberto Conticelli, e il presidente dell’Associazione stampa umbra (Asu), Marta Cicci.
“La legge – afferma sempre Mecucci – dovrà riguardare ogni campo, dall’emittenza televisiva e radiofonica fino a raggiungere, laddove possibile, i quotidiani. Noi, come Corecom, siamo stati tra i primi a porre in evidenza la necessità di una regolamentazione, e abbiamo trovato grande disponibilità al dialogo da parte delle istituzioni locali, che non hanno esitato a prendere in esame questo scenario intricato e complesso”.
Nei prossimi mesi si continuerà a trattare l’argomento per raggiungere quanto prima l’obiettivo auspicato. “L’attività è molto intensa – afferma la presidente –  e sta coinvolgendo politici, tecnici e addetti ai lavori. Per ciò che concerne i tempi, invece, il progetto di legge verrà presentato tra settembre e ottobre. Da quel momento in poi, i tempi di approvazione saranno relativamente rapidi. Pertanto, il tutto dovrebbe essere portato a termine entro la fine dell’anno”.

AUTORE: Michele Mencaroni