Con le due porte laterali si completa il rinnovamento estetico – liturgico

Il cardinale Giovanni Battista Re nella cattedrale di Terni il 3 novembre

Rendere le chiese accoglienti e gli spazi liturgici funzionali, centro e riferimento della vita religiosa della comunità parrocchiale e diocesana, è stato uno degli impegni che il vescovo mons. Vincenzo Paglia ha indicato tra i più urgenti da attuare. Poco dopo il suo ingresso a Terni, fu progettato per la cattedrale di Terni un nuovo altare, centro dello spazio sacro, un nuovo ambone, una nuova sede per la presidenza rivolta verso l’altare, che fossero espressione della centralità della celebrazione liturgica e strumenti visibili di raccoglimento, preghiera e centro della vita religiosa. Il tutto per rendere ancor più visibile la centralità della Cattedrale nella vita della diocesi, volendo dare maggiore splendore alle celebrazioni, al servizio pastorale, affinchè la Cattedrale possa rappresentare sempre più il segno di autentico servizio, secondo quanto enunciato anche nella lettera pastorale dello stesso vescovo “L’Eucarestia salva il mondo”. La Cattedrale di Terni è stata dotata di un nuovo altare e di un nuovo spazio per la presidenza, che sono in fase di ultimazione, che saranno consacrati domenica 3 novembre alla ore 17.00 con una solenne celebrazione. A presiedere la celebrazione sarà il card. Giovanni Battista Re, prefetto per la congregazione dei vescovi. Alla cerimonia saranno presenti le autorità cittadine e i sindaci dei comuni della diocesi. Sarà un grande momento di preghiera e d’incontro della comunità diocesana, pomeriggio in cui non saranno celebrate le altre messe parrocchiali. Una festa comunitaria a cui è invitata tutta la diocesi, i membri dei consigli pastorali diocesano e parrocchiali, i religiosi, le religiose, i diaconi, tutti i fedeli. Elisabetta LomoroIl 3 novembre troveranno collocazione nella loro sede le due porte laterali della Facciata del Duomo di Terni, complementari di quella centrale celebrativa del recente Giubileo. Le tre porte sono un “unicum” nella storia dei portali delle cattedrali, anche di quelle storicamente importanti, in quanto in esse viene dispiegato totalmente il significato teologico ed evangelico: se nella Porta centrale viene significata la potenza della Croce, vittoriosa, attiva e annunciatrice di salvezza “Io sono la porta chi passa per me sarà salvo”, dice la scritta in bronzo che l’attraversa a manifestare la centralità indiscussa del Cristo, nella porta a sinistra, raffigurante la dinamicità della creazione che continua per sempre attraverso il messaggio di Cristo “per mezzo del quale tutte le cose sono state create”, si sottolinea il principio del mondo redento, di Cristo “Alfa”. In quella di destra, raffigurante il giudizio finale di tutte le cose e persone, attraverso il segno della Croce visto dall’artista come “bilancia”, si sottolinea il Cristo “Omega”. Il Vescovo di Terni ha voluto così dire a tutti la centralità della Pasqua celebrata ogni giorno, soprattutto la domenica, nel tempio. Bruno Ceccobelli, l’artista di Todi, in quest’opera ha trovato piena espressione del suo talento, liberamente espresso, a partire dai testi biblici. In esse ha dichiarato il profondo radicamento spirituale nel cristianesimo, da lui interpretato come sintesi dei significati esistenziali, espressi in vario modo, da altre religioni da lui conosciute e analizzate. L’Altare principale, in pietra pachistana e marmo bianco di Carrara, realizzato da Paolo Borghi, altro grande artista scultore scelto dalla committenza della chiesa di Terni, non tiene affatto conto della leziosità dei nuovi altari, collocati in cattedrali famose. Esso è talmente eloquente nell’evocare il significato del suo uso liturgico che emana sacralità e rispetto silenzioso della sua bellezza, è un altare da contemplare, una biblia pauperum scolpita nella pietra: morte e risurrezione del Cristo che con essa tutto abbraccia e redime; ultima cena che invita tutti al banchetto con il pane degli angeli; la trasfigurazione che preannuncia il futuro dell’umanità che partecipa al banchetto; la fame di ogni senso saziata dalla moltiplicazione del pane e dei pesci: sono queste le immagini bibliche scolpite intorno all’altare. Borghi è un artista che rappresenta nella storia dell’arte contemporanea, la continuità con la grande scultura classica italiana. Tra le sue opere: la porta centrale del santuario di San Francesco di Paola, gli interni di importanti palazzi compreso i busti in marmo dei ministri degli esteri della Repubblica italiana collocati nei corridoi del Ministero omonimo. Per la data suddetta non saranno pronti gli altri due luoghi della celebrazione, l’ambone e la cattedra del Vescovo, che saranno, invece, inaugurati nel mese di dicembre. Per il 3 novembre vedremo due importanti anticipi che renderanno anch’essi splendida e luminosa la nostra cattedrale: il pavimento del presbiterio dell’architetto Eugenio Abruzzini, primo “lotto” del rifacimento di tutto il pavimento della cattedrale e una prima parte della nuova illuminazione, che sarà un assaggio di quella definitiva pronta per Natale sia dell’interno che dell’esterno della cattedrale.

AUTORE: Don Fabio Leonardis