Contadini 4.0: tre storie di giovani, da chi punta sulle relazioni a chi alleva…bisonti

“L’innovazione non è semplicemente un macchinario nuovo, ma è un qualcosa legato anche all’interpretazione di un mondo. Se i giovani oggi vedono nel mondo dell’agricoltura una possibilità di crescita e di affermazione è perché questo comparto, a differenza di tanti altri, ancora cresce”.

Lo ha detto Veronica Barbati, delegata nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, intervenuta agli “Oscar Green 2019” di Coldiretti, gli Oscar dell’agricoltura umbra consegnati a Passignano sul Trasimeno domenica scorsa. L’Italia infatti, secondo dati Istat del giugno scorso, è la numero uno in Europa per numero di giovani in agricoltura, con gli under 35 che guidano 57.621 imprese nel 2018.

“Siamo primi in Europa e questo perché quello che stiamo rappresentando noi giovani è il passaggio da un modello agricolo orientato solo alla produzione intensiva, ad un modello che lascia spazio alla creatività e all’attenzione verso il sociale” ha continuato Barbati. Questa creatività dei giovani imprenditori agricoli è stata al centro delle premiazioni di Coldiretti ed ha accomunato le loro storie apparentemente diverse.

La maggior parte dei giovani agricoltori presenti, tra premiati e non, ha raccolto l’attività di famiglia e sta cercando di rinnovarla, ma c’è anche chi ha messo in piedi una produzione da zero, tra mille difficoltà. Abbiamo raccolto le loro storie di fatica e successo (disponibili sull’edizione digitale de La Voce). 

I vincitori degli Oscar Green

Tra le circa 40 aziende in lizza in Umbria, solo 6 gli imprenditori che si sono aggiudicati gli Oscar regionali del concorso Coldiretti Giovani Impresa.

Federico Vispi della società agricola Vispetto di Gubbio, ha conquistato la categoria “Sostenibilità” per aver orientato le sue produzioni ortofrutticole e l’allevamento avicolo e di conigli, verso un rispetto totale di terra e animali. Tra le varie particolarità dell’azienda quella di aver fatto realizzare da artigiani locali particolari ricoveri notturni per gli animali chiamati “arche”.

Annalaura Tili della società agricola Tili Vini di Assisi si è aggiudicata la categoria “Campagna Amica”.

Per la categoria “Creatività” premiato Lucio Martino Manna dell’azienda agricola Gli Allori di Gubbio.

Per la categoria “Fare Rete”, premiata la collaborazione tra l’azienda agraria Solana di Peter Virdis di Perugia, l’agriturismo San Giovanni al Monte di Elena Pennacchi di Collazzone e Michele Giorgi della società agricola Giorgi S.S. di Stroncone.

La Fondazione ANT (Assistenza Nazionale Tumori) si è aggiudicata la categoria “Noi per il sociale” che premia oltre alle imprese agricole, enti capaci di dar vita a sinergie con le realtà del comparto a fini sociali.

L’azienda agricola Gatti Massimiliano di Panicale, è risultata la vincitrice di “Impresa 4.Terra” con un allevamento di bisonti allo stato brado e hi-tech.

La premiazione, aperta dal Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Filippo Gallinella, si è caratterizzata anche per un “question time”, con l’assessore regionale Fernanda Cecchini, il Presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti e la Delegata Nazionale Coldiretti Giovani Impresa Veronica Barbati.