Cinquecentoventimila euro di finanziamenti e circa duemila persone impegnate contro gli incendi boschivi: sono questi gli obiettivi del “Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi per il 2003” presentato dall’assessore regionale all’agricoltura Giampiero Bocci in un convegno tenutosi il 21 giugno scorso a Spoleto. Vi hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Spoleto, Massimo Brunini, il prefetto di Perugia, Gianlorenzo Fiore, l’ispettore regionale dei Vigili del Fuoco, Liborio Pilato. Il piano include la programmazione di tutte le attività finalizzate per una maggiore efficacia delle attività di prevenzione e di lotta attiva agli incendi boschivi, che rappresentano una grossa minaccia per le risorse forestali umbre (oltre 300 mila ettari), attraverso la collaborazione di Regione, Comunità Montane, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale di Stato e il volontariato. Il piano, approvato recentemente dalla Giunta regionale e operativo dai primi di luglio, risponde alle esigenze di una regione nella quale l’anno scorso si sono verificati 41 incendi con 113 ettari di bosco in fumo, con la minore densità di incendi (1,22 per km2) in Italia dopo l’Abruzzo. Questo dato confortante, come ha spiegato Bocci, non deve far abbassare il livello di guardia, ma bisogna considerarlo come un risultato positivo dell’articolata organizzazione del servizio antincendio regionale, che si è avvalso della collaborazione tra Comunità Montane, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e le associazioni di volontariato. Questi soggetti istituzionali verranno anche coinvolti nelle attività della Sala operativa permanente unificata (Soup), introdotta quest’anno nel piano. Presso la Soup saranno valutate le situazioni di crisi e le misure per combattere gli incendi. A supporto ci sarà il Sistema informativo antincendi boschivi (SIAIBI), introdotto quest’anno, dove verranno immessi i dati orografici, climatici e forestali del territorio (con l’ausilio di un sistema di monitoraggio satellitare) , costituendo così un vero e proprio catasto delle aree attraversate dal fuoco. Azioni specifiche di prevenzione e l’attività di oltre mille aderenti alle associazioni di volontariato, saranno un valido supporto al sistema umbro antincendi boschivi (Aib), articolato in 9 squadre (composte generalmente da 6 operatori), dotate di 27 mezzi leggeri antincendio gestite dalle Comunità montane umbre, alle quali si aggiungono 6 squadre del Corpo forestale con autobotti e 2 squadre (una per provincia) dei Vigili del Fuoco, che diventeranno cinque nel periodo più critico. Durante il convegno sono state anche firmate le convenzioni Regione-Corpo Forestale dello Stato e Regione-Vigili del Fuoco.
Contro il fuoco nei boschi lotteranno duemila persone
Presentato a Spoleto il piano di prevenzione della Regione
AUTORE:
Fabrizio Martino