Cortile di Francesco. Siamo tutti comunicatori: il panel di Ucsi Umbria

0
745
Il tavolo dei cinque relatori sullo sfondo il grande schermo con la loccandina ddel Cortile
Il tavolo dei relatori

Cosa accomuna l’Arma dei carabinieri forestali alla creazione di un bosco diffuso, le modalità di comunicazione di un’esperta vaticanista a quelle di un dottore forestale e di un appassionato veterinario?

CreAzione, il tema del Cortile di Francesco

Soggetti apparentemente distanti hanno dialogato insieme, nel corso della tavola rotonda tenutasi nel pomeriggio di sabato scorso presso il Sacro Convento di Assisi nell’ambito della serie di eventi promossi da “Il cortile di Francesco” che, dal 10 al 21 settembre, propone non solo convegni ma anche spettacoli, conferenze, lectiones, testimonianze caratterizzati da un approccio interdisciplinare verso la medesima tematica. L’obiettivo, chiaramente esplicitato dagli organizzatori guidati da fra Giulio Cesareo – direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento – è infatti quello di affrontare le tematiche da diverse prospettive e con diversi approcci, nel tentativo di raggiungere il più possibile una visione organica e completa, fonte di vera sapienza.

“Comunicazione e creatività”: di cosa si è parlato

Così, nella tavola rotonda dal titolo “Comunicazione e creatività” è risultato evidente come la comunicazione, in ogni sua forma e in ogni regno (animale, vegetale e non soltanto umano) rappresenti un atto creativo e decisamente adattivo.
È stato Antonio Brunori, dottore forestale e giornalista pubblicista – tra i numerosi incarichi segretario generale del PEFC Italia e vice coordinatore della International Union of Forest Research Organization – a ricordare, con J.W.Goethe, come “l’occhio vede quello che la mente conosce” e che il regno vegetale, considerato inferiore dalla cultura occidentale, sia scarsamente considerato nonostante rappresenti l’82% della biomassa sul pianeta Terra, di cui l’uomo “pesa” solo lo 0,01%. L’uditorio è stato affascinato dall’apprendere che le piante sono dotate di ben quindici sensi; ha rispettato un attento silenzio per ascoltare il suono delle radici; ha intimamente desiderato interpretarne il linguaggio, anche con l’aiuto delle nuove tecnologie.

Così come ha manifestato vivo interesse per l’intervento di Massimo Floris, medico veterinario e, tra le altre cose, direttore sanitario del rifugio Enpa di Perugia e presidente della Ghismo onlus – che opera nella selezione, allevamento e preparazione di cani per utilità sociale, in particolare nella terapia di bambini disabili – nonché consulente del più grande rifugio statale per animali selvatici gestito dai Carabinieri forestali, sito a Formichella, vicino a Orvieto.


E del Centro di Recupero animali selvatici ed esotici che oggi ospita stabilmente circa 400 animali nei 125 ettari, sul Monte Peglia, ha parlato Marco Fratoni, tenente colonnello, comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Assisi che ha presentato anche l’ambizioso quanto concreto progetto triennale “Un albero per il futuro” che vede il ministero della Transizione ecologica e i Carabinieri della Biodiversità impegnati nell’educare alla legalità e nella promozione di una cultura ambientale attraverso il coinvolgimento di studenti delle scuole primarie e secondarie, al fine di realizzare un grande bosco diffuso. L’obiettivo è quello di realizzare una rivoluzione verde capace di coinvolgere tutti i cittadini, sin dalla fanciullezza, perché ciascuno possa adottare uno stile di vita sostenibile, democratico, che tenga conto della casa comune che è il nostro pianeta, in cui anche i beni ambientali non siano più res nullius (patrimonio di nessuno), ma diventino res omnium (patrimonio di tutti).

A sottolineare come la questione ambientale investa il tema della giustizia sociale e riguardi ogni essere vivente in quanto membro della famiglia universale è stata pure Vania De Luca, giornalista Rai, vaticanista da oltre 20 anni (dalla fine del pontificato di Giovanni Paolo II a quello in corso di Leone XIV). Immediato il richiamo all’enciclica Laudato si’ e al libro della Genesi, con l’invito a recuperare la propria umanità, ricordando pertanto d’essere umile creatura cui è stata affidata la responsabilità della custodia premurosa della casa comune.
L’interessante evento è stato promosso in collaborazione con l’Ucsi Umbria (Unione cattolica della Stampa italiana), la cui presidente regionale Manuela Acito ha svolto la funzione di moderatrice nel corso dell’incontro, peraltro riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti come evento formativo.
Elena Lovascio

Il video del convegno

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here