Cosa dicono i Vangeli di Giuseppe, il padre di Gesù?

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Modesto Faustini- Storie di San Giuseppe- Loreto Il Sogno di Giuseppe

Di Giuseppe parlano i vangeli canonici e anche, e soprattutto, i vangeli apocrifi, che tentano di riempire tanti spazi lasciati vuoti. Gli evangelisti Matteo, Luca e Giovanni ci presentano Giuseppe come lo sposo di Maria e padre di Gesù. Mentre Matteo e Luca menzionano esplicitamente il nome di Giuseppe più volte, l’evangelista Giovanni lo nomina in due sole occasioni: quando Filippo, uno dei primi discepoli, presenta Gesù a Natanaele indicandolo come “figlio di Giuseppe di Nazareth” (Gv 1,45), e poi quando nella sinagoga di Cafarnao alcuni pretendono di conoscere l’origine di Gesù e si chiedono: “Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe?” (Gv 6,42). Ad eccezione di questi tre autori (Matteo, Luca e Giovanni) nessun altro dei restanti ventiquattro libri del Nuovo Testamento (e nemmeno il vangelo più antico, quello di Marco!) accenna alla figura o alla persona di Giuseppe.

I “silenzi” su Giuseppe degli scritti canonici

L’amico e biblista Stefano Zeni, nel volume dedicato a san Giuseppe (Giuseppe di Nazaret. Il sognatore in cammino, San Paolo 2021), curato dal sottoscritto e da mons. Andrea Andreozzi, scriveva che “se da un lato risulta sorprendente il silenzio degli scritti canonici su quest’uomo, dall’altro imbarazza il silenzio di quest’uomo; infatti nei passi in cui gli evangelisti parlano di Giuseppe, egli non proferisce mai alcuna parola. Per tale motivo, dire qualche cosa su Giuseppe, a partire dai testi, non è per nulla facile”. Se rimaniamo ai vangeli accettati dalla Chiesa, insomma, Giuseppe non parla mai, e di lui si parla poco.

Il ruolo essenziale di Giuseppe nella storia della salvezza

Eppure, Giuseppe svolge un ruolo essenziale nella storia della salvezza. È anzitutto lo sposo fedele di Maria. Mentre tutto sembrerebbe volgere a sfavore della sua giovane fidanzata (che poteva essere accusata di adulterio e punita anche con la morte), Giuseppe accoglie, in un sogno, la parola dell’angelo del Signore che gli chiede di non aver timore a sposarla. Giuseppe è un uomo di fede, che si fida di Dio. Non guarda a sé, a quello che la gente poteva pensare di lui, ma si preoccupa della vita di chi ama. È, poi, il custode forte e capace di proteggere la sua famiglia. Mentre Erode – racconta Matteo – vuole uccidere il potenziale concorrente al suo trono, ecco che altri tre sogni di Giuseppe permettono alla giovane coppia, e al piccolo figlio, di fuggire in Egitto e di tornare quando la minaccia è cessata.

Giuseppe uomo forte e giusto

Giuseppe è un uomo forte, che sa quello che si deve fare per il bene degli altri: si fida della Provvidenza che solo può sconfiggere il male, ma è intraprendente e non manca di fare la sua parte. Infine, è un “giusto”, cioè un ebreo osservante della Legge (partecipa ai pellegrinaggi al Tempio), e un uomo che non pretende di sapere tutto e imporre la sua volontà. Nel racconto lucano di Gesù che rimane a Gerusalemme per tre giorni, l’evangelista osserva che Maria e Giuseppe “angosciati” lo cercavano, e che Gesù parla loro di un “altro” Padre. Gesù poi tornerà con i genitori a Nazareth, rimanendo loro sottomesso, ma avrà nel frattempo scoperto la sua strada, che non gli verrà preclusa dai genitori.

… presente quando necessario

Questi brevi tratti sono sufficienti a ricordarci chi è Giuseppe, padre silenzioso ma presente quando necessario. Mentre celebriamo il Giubileo della speranza prendiamo esempio da san Giuseppe, testimone di questa virtù così necessaria per tutti i padri e le famiglie.

Giulio Michelini, ofm

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