Cristo sposo irresistibile

L'eugubina suor Nadia Sannipoli ha emesso i voti perpetui nelle Piccole Sorelle del Vangelo. Il rito è avvenuto in cattedrale

Questa sera la nostra Chiesa eugubina presenta una sposa: Nadia. I voti che Nadia emetterà sono il segno che sancisce la sua unione con Cristo. È Lui che l’ha amata per primo; Nadia ha soltanto scoperto questo amore, se l’è ritrovato nel cuore, prepotente, esuberante: non ha potuto resistergli’. Sono le parole con le quali il vescovo di Gubbio, mons. Mario Ceccobelli, ha accolto in cattedrale la professione religiosa perpetua di Nadia Sannipoli, consacrata sabato scorso, 30 giugno, nella famiglia delle Piccole Sorelle del Vangelo. Una celebrazione emozionante, alla quale hanno partecipato molti fedeli della diocesi di Gubbio, e in particolare quelli della parrocchia di Madonna del Prato, dove Nadia è cresciuta e dove è stata a lungo anche catechista. Una cerimonia che segue, nel giro di pochi mesi, quelle della consacrazione di don Matteo Monfrinotti e di Maddalena Civetta. ‘A qualcuno – ha aggiunto ancora mons. Ceccobelli nella sua omelia – il gesto di Nadia può sembrare incomprensibile, irrazionale, senza senso. Certamente, per chi è abituato a dare un valore materiale a tutto e a farsi pagare per ogni cosa, consegnare agli altri la propria vita gratuitamente, per amore di Gesù Cristo, deve sembrare una vera pazzia. Ma con questo gesto Nadia diventa, per tutti i giorni della sua vita terrena, segno profetico delle nozze eterne, del banchetto a cui è invitata l’umanità nell’estasi di un amore totale e traboccante’. Il presule, rivolgendosi direttamente a Nadia, ha operato considerazioni che sono anche preziosi consigli: ‘Il segreto che cementa l’unione è la preghiera: comunione di cuori, di sentimenti, di ideali. E soprattutto è nell’eucaristia che si ravviva ogni giorno l’amore sponsale. L’amore e l’obbedienza ti spingeranno per le vie del mondo alla ricerca di fratelli da sostenere nelle membra fragili e doloranti e da amare con il cuore dello Sposo. In questo tuo pellegrinare, ricordati di questa Chiesa eugubina che ti ha generata attraverso il battesimo come figlia di Dio e membro della Chiesa, Corpo di Cristo’. Nadia si è avvicinata a metà degli anni Novanta alla famiglia religiosa femminile nata dalla fertile spiritualità di Charles de Foucauld. Le Piccole Sorelle del Vangelo si sono costituite nel 1963 in Venezuela e hanno la propria fraternità generale a Parigi. La giovane eugubina ha vissuto proprio nella capitale francese una parte del suo noviziato. Ma è stata a lungo impegnata anche in alcune delle case missionarie che le Piccole Sorelle hanno nel mondo. In particolare, Nadia ha vissuto intensamente in Madagascar, ad Haiti e in Camerun questa spiritualità che mette l’eucarestia al centro della vita quotidiana, spesa tutta accanto ai più poveri e fragili. ‘Cerchiamo di condividere – ha spiegato Nadia – il quotidiano di coloro in mezzo ai quali viviamo, imparando la loro lingua, cercando di conoscere e accogliere la loro cultura, di entrare nel loro mondo, di costruire relazioni di amicizia e di semplicità in cammino con loro’. Per una coincidenza, che forse va oltre la semplice casualità, Nadia Sannipoli è nata a Gubbio nel 1963, lo stesso anno della fondazione delle Piccole Sorelle del Vangelo. Dal punto di vista professionale, l’eugubina 44enne ha lavorato all’Inail di Varese e poi negli uffici di Perugia. ‘Ci sarà di conforto e di sostegno nella fede e nella speranza – ha concluso l’omelia il Vescovo – il pensiero che ogni giorno una figlia di questa terra s’inginocchia davanti all’eucaristia e in spirito di comunione intercede per noi’.

AUTORE: D. M. - G. B.