Dai tombini ad una vera casa

Per la Quaresima la Caritas diocesana vuole aiutare i bambini di Bucarest affinché possano passare da un presente di povertà ad un futuro di lavoro e dignità

La Quaresima di carità di quest’anno – ha annunciato il vescovo mons. Pietro Bottaccioli – ha scelto un tema impegnativo e di grande attualità: Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Vogliamo riflettere sulla condizione dei bambini in generale e di quelli in Romania in particolare. Sono purtroppo sempre più numerosi quelli che vivono da soli e che cercano sulla strada una forma di sopravvivenza perché le famiglie non sono più in grado di mantenerli. La maggior parte di loro trova riparo e calore nei canali sotterranei di Bucarest dove scorrono le condotte di acqua calda collettiva che alimentano la città”. La Caritas diocesana ha deciso, quindi, di guardare al di là dei propri confini e di impegnarsi su un problema delicatissimo, quello della infanzia alla prese con problemi di sopravvivenza e di prospettive, di soprusi e di violenza. L’obiettivo è quello di collaborare da vicino con la Fondazione Parada, creata dal l995 a Bucarest dall’artista di strada francese Miloud Oukili, ormai padre adottivo di oltre ottocento ragazzi cui ha insegnato un’arte (“artista di strada”) trasformatasi in preziosa occasione di lavoro. Alla Fondazione verranno inviate le offerte ed i contributi raccolti durante la “Quaresima di Carità”. Il progetto è ambizioso:” aiutare i bambini a trasferirsi dai tombini ad una vera casa, da un presente di povertà ad un futuro di lavoro e dignità”. Della realtà nella quale vive un popolo di disperati ha parlato Carlo Carosati, diacono, impegnato in prima fila sul fronte della solidarietà e della condivisione, appena rientrato da Bucarest dove ha vissuto per alcuni giorni la quotidianità della Fondazione di Miloud: “Tutte le sere una navetta da nove posti della Parada – racconta Carosati – inizia il giro di Bucarest, per percorrere un circuito che mette insieme dolore e speranza, disperazione e fiducia. Gli operatori si fermano ogni tanto, si avvicinano ai “tombini” e chiamano per nome ragazzi che riforniscono di beni di prima necessità. Difficile descrivere le sensazioni che si provano nel veder riemergere dal sottosuolo tanti giovani, moltissimi bambini di ambo i sessi ed età diversa. Anch’io sono sceso nel sottosuolo, percorrendo cuniculi che riparano dal freddo, ma sono malsani e maleodoranti. È un popolo che dorme sopra i tubi dell’acqua calda; per vincere la paura si stordisce annusando colla industriale. Ho provato una stretta al cuore; mi ha fatto particolarmente male vederci anche una famiglia intera, con quattro bambini piccolissimi”. Una esperienza che vale più di tante parole. La Fondazione Parada comprende attualmente un centro di formazione, sei appartamenti sociali, sette camere per studenti e vari centri diurni di accoglienza. Le offerte alla Caritas possono essere fatte in parrocchia o attraverso accrediti sui seguenti conti correnti bancari e postali specificando sempre “Quaresima di Carità 2003”: c.c. bancario n. 9751.58 presso il Monte dei Paschi di Siena intestato alla Caritas Diocesana, c.c.p. n. 11186061 intestato Diocesi di Gubbio – Caritas diocesana.

AUTORE: Giampiero Bedini