Dal ponte di comando

Non ci ho azzeccato. Ho profetizzato Ennio ed è uscito Giuseppe. Non ci ho azzeccato. E me ne dispiace. Devo giustificarmi? Ci provo. Come referente delle mie dilettantesche attitudini profetiche una tantum, avevo additato l’asina di Balaam, un essere in cui profezia e asinità sono due nature in un’unica persona, una specie di unione ipostatica al gradino più basso della scala degli esseri. L’asinità ha avuto la meglio sulla profezia, tutto qui. E me ne dispiace, oh! se me ne dispiace! Il Signore sia con te, Benedetto XVI. Ti sei affacciato al balcone dell’aula delle benedizioni col piglio del capitano che ha già impugnato il timone. Ho trascorso anche io molte ore con la Tv accesa su Sat 2000, a sbirciare quel comignolo anonimo, goffo sullo sfondo di un muretto miserello, che non ha avuto nemmeno l’onore della colletta. Coppi e pianelle legati alla sens faÈon da un muratore che ha riciclato anche i frammenti dei mezzi coppi. E dal comignolo sei uscito tu, Benedetto XVI. Il Signore sia con te, Benedetto XVI. Cosa si vede da lassù, dal ponte di comando? Il XIII volume della recente Storia del Cristianesimo della Desclée si apre con la foto di copertina, che coglie nella sua maestà una delle sedute plenarie del Vaticano II, e si chiude con due paginette striminzite (‘Conclusione’), a firma del curatore dell’opera, Jean-Marie Mayeur. Cosa vede Benedetto XVI dall’alto del ponte di comando dell’ex barca di Pietro, che il tempo e lo Spirito hanno trasformato nel più grande transatlantico del mondo? Secondo Mayeur vede un Cristianesimo diversificato come non mai. La classica distinzione fra cattolici, ortodossi e protestanti non regge più, perché le confessioni protestanti ‘brulicano’, tra gli ortodossi le Chiese autocefale sono ormai 14 e all’interno della Chiesa cattolica una cultura ecclesiale nuova e una nuova forma di gestione dell’autorità hanno messo da parte la cultura e la gestione dell’autorità proprie del ‘cattolicesimo uniforme’ che il Concilio di Trento e i Papi ad esso successivi avevano strutturato. E i sociologi della religione, che ieri parlavano di ‘cristianesimi’ (al plurale), oggi parlano di ‘Galassia Gesù’. Belle le galassie, ma’ freddine, e piuttosto dispersive. Dal ponte di comando Benedetto XVI vede la crescita delle Chiese dall’America Latina e dell’Africa. Il peso lordo della fame, ma anche il peso specifico di un approccio nuovo, fedele e al tempo stesso innovativo, con il thesaurus accumulato nei secoli. E vede il montare inarrestabile della secolarizzazione del nostro Occidente. Vede anche la necessità di rileggere la secolarizzazione con categorie nuove, meno pessimistiche di quelle abitualmente in uso, più problematiche e al tempo stesso più fiduciose? Il Signore sia con te, Benedetto XVI.

AUTORE: Angelo Maria Fanucci