“Davanti alla sua fede riprenda luce la nostra fede”

Il 17 agosto si celebra la festa di Santa Chiara da Montefalco

In questo inizio di millennio, con i lavori del Sinodo, grande attenzione è stata data ai tanti santi della nostra diocesi, tra i quali in modo particolare, per quanto riguarda i giovani, due figure femminili di eccezionale rilievo, santa Rita da Cascia, e santa Chiara della Croce da Montefalco, additate alla comunità diocesana dall’arcivescovo mons. Riccardo Fontana con due recenti, apprezzati e diffusi opuscoli, “Messaggio per l’Avvento 2001”, per santa Rita e “Santa Chiara della Croce” per santa Chiara. Da quel momento, Pasqua 2002, santa Chiara esce dalla breve cerchia del territorio di Montefalco irradiandosi nell’intera diocesi. Scrive mons. Fontana: “Chiara, una donna dalle idee chiare, una grande santa… Già da bambina ella seguiva con la stabilità di un adulto e la gioiosa semplicità della sua tenera età i grandi temi che inquietavano la società del suo tempo… Niente ama di più che entrare in quella oasi di pace e di giustizia, che sua sorella Giovanna, con un piccolo gruppo di amiche, aveva voluto realizzare alle porte di Montefalco. Si tagliarono fuori dalla confusione di un’epoca segnata da molta malvagità; costruirono la loro piccola ‘repubblica’, a misura dell’esperienza evangelica che volevano fare. Chiara decise in fretta il senso da dare alla propria vita”. Chiara muore quarantenne il 17 agosto 1308, ed appunto il 17 agosto si celebra a Montefalco la sua festa. Tempo di grandi santi e sante il suo, particolarmente sul piano della mistica. Basti citare il beato Giacomo Bianconi, morto a Bevagna il 23 agosto 1301, la beata Angela (m. nel 1309 a Foligno), Margherita da Cortona (m. nel 1297 a Cortona), Nicola da Tolentino (m. nel 1305 a Tolentino), come pure, all’estero, il prete bretone Ivo Helory (m. nel 1303 nel castello di Kermartin) Raimondo Lullo (m. nel 1315 a Palma di Maiorca), Margherita Porete, (condannata al rogo a Parigi nel 1310): sono tutti grandi mistici, che aprono la grande stagione del Trecento ( S. Brigida di Svezia 1303-1373, Jan Van Ruusbroec 1293-1281, Caterina da Siena 1347-1370): un’autentica generazione di mistici. Per la morte di Chiara, potrebbero applicarsi le parole di FranÈois Mauriac in morte di Margherita di Cortona: “l’agonia è un’estasi che si prolunga, la morte un’estasi che si compie”. Scrive di lei G. Barone: “La sua morte fu serena. Prima di morire intonò dolcemente le lodi del Signore, il suo volto era calmo e sorridente e il trapasso sconvolse le compagne per la totale assenza di segni di sofferenza”. Altissimo il suo misticismo ma indefesso il suo allarme contro gli eretici dello “spirito della liberta”. Nella prossima festa del 17 agosto, avremo soprattutto la partecipazione tutta speciale del Comune di Gualdo Cattaneo che quest’anno offrirà l’olio per la Lampada votiva davanti all’urna della Santa; la partecipazione di Spello con la sua Banda musicale; la figura di sant’Agostino rievocata in Santa Chiara; le celebrazioni tradizionali in Montefalco. Riportiamo nella pagina il programma delle manifestazioni. Facciamo nostro l’augurio del nostro Arcivescovo: “Siamo a confrontarci con Chiara, perché davanti alla sua fede riprenda luce la nostra fede; e alla sua proposta, alla sua scelta, alla sua forza di donna libera si affianchi la nostra piccola avventura e ne riceva sostegno. Ciascuno ne provi conforto e rinnovi la voglia di riprendere, nel nome del Signore, a camminare”. (l.c. pag. 28). Ecco, con la conclusione del Sinodo, “riprendere a camminare”.

AUTORE: Agostino Rossi